15/01/2015

PIANO CICLABILE / 1 – “INCENTIVARE LA MOBILITÀ ALTERNATIVA”

Il sindaco Muzzarelli e l’assessore Giacobazzi hanno presentato il piano: previsti interventi di ricucitura della rete, di collegamento delle frazioni e nuove Zone 30

Incentivare forme di mobilità alternative all’auto, non solo in bicicletta, ma anche a piedi e con i mezzi pubblici, ricucendo il più possibile la rete cicloviaria dove sono presenti interruzioni, migliorandone le condizioni e rendendo più riconoscibili i percorsi, integrandola con nuove Zone 30 e individuando nuovi collegamenti ciclopedonali, in particolare con le frazioni, da realizzare in futuro. Il tutto ponendo massima attenzione alle aree più interessate da incidenti che hanno visto il coinvolgimento di ciclisti.

È ciò che prevede il Piano della Mobilità ciclabile del Comune di Modena illustrato nella seduta di oggi, giovedì 15 gennaio, del Consiglio comunale dal sindaco Gian Carlo Muzzarelli e dall’assessore alla Mobilità Gabriele Giacobazzi.

“L’obiettivo – ha affermato il sindaco – è quello di ridurre la quota di spostamenti con l’automobile privata e si può raggiungere solo con la collaborazione dei cittadini cui vanno dati gli strumenti necessari. Crediamo fortemente nella sfida della città compatta con una visione chiara, quella di città a misura di cittadino. Compito di una Amministrazione è garantire la massima sicurezza a chi sceglie forme di mobilità dolce – ha proseguito – sicurezza degli attraversamenti delle piste ciclopedonali e delle strade a utilizzo promiscuo”.

L’assessore Giacobazzi, presentando il Piano, ha ricordato che “i prossimi interventi per la realizzazione di ciclabili in città sono quelli di via Giardini e via Emilia est, ma sono già stati progettati ulteriori tratti ciclabili su cui si procederà al confronto al Tavolo della mobilità. Sono infine allo studio alcuni tratti di collegamento ciclopedonale con le frazioni”.

Complessivamente sono 213 i chilometri di rete ciclabile esistente a Modena, di cui un 41,6 per cento di ciclopedonale promiscuo, un 18,6 per cento di percorso natura, un 17,6 per cento contiguo al pedonale, un 13,2 per cento ciclabile e un 6,5 per cento a parco. Il 77,8 per cento della rete ciclabile è in sede propria separata dall’asse stradale e i punti di intersezione con l’asse stradale sono in totale 755. Le ciclovie principali sono otto: Modena-Bastiglia, via Divisione Acqui-viale Indipendenza, via Emilia est, Medaglie d’Oro-Vignola, Buon Pastore-Rosselli, Giardini-Baggiovara, Modena ovest-Tre Olmi, Monte Kosica-Villanova.

Dall’analisi dell’incidentalità risulta che dove sono stati presi provvedimenti come la riduzione della velocità a 30 all’ora o sono stati posizionati dissuasori di velocità si è ridotto il numero di incidenti totali e che hanno visto coinvolti ciclisti. Ne è un esempio il centro storico dove nel triennio 2008-2010 gli incidenti totali sono stati 107, di cui 52 con ciclisti, e nel triennio 2011-2013, dopo l’introduzione della Zona 30, sono scesi a 70, di cui 32 che hanno coinvolto ciclisti.

Azioni sul documento