15/11/2015

PIAZZA ROMA / 3 – CIOTTOLI, GRANITO, VELI E GIOCHI D’ACQUA

Dopo un anno e mezzo di lavori completata la riqualificazione architettonica

Uno spazio restituito alla città, incorniciato da palazzi simmetrici con portici e colonne, che valorizza e dà nuova solennità alla facciata seicentesca del Palazzo Ducale. Un luogo di rievocazione, dove veli e giochi d’acqua richiamano la presenza dei canali sotterranei, mentre il ciottolato e i percorsi pedonali in granito e pietra “Forte Alberese” ricongiungono piazza Roma con largo San Giorgio e i portici di via Farini, così come con la zona di San Domenico e quella di Canalgrande. Una piazza da vivere e in cui sostare, con diverse sedute in marmo, cemento e resina che invitano i passanti a fermarsi un momento per ammirare la facciata dell’Accademia.

Dopo circa un anno e mezzo di lavori, è stata ultimata in anticipo rispetto al cronoprogramma la riqualificazione architettonica di Piazza Roma, frutto di un progetto sviluppato dal Comune e approvato dalla Direzione regionale per i Beni culturali e Paesaggistici dell’Emilia Romagna e dalla Soprintendenza per i Beni architettonici e Paesaggistici. Dalla rimozione e scarifica della pavimentazione stradale, con il recupero dei ciottoli esistenti e dei lastroni di granito, alla realizzazione della nuova fondazione, dalla posa dei ciottoli e blocchi di selce dei percorsi alla realizzazione del vano tecnico per gli impianti idraulici e per le attrezzature necessarie ai giochi d’acqua: oggi quest’area di circa 9.400 metri quadrati di superficie viene riconsegnato alla città rimessa a nuovo.

Piazza Roma è ora attraversata da due camminatoi diagonali, realizzati con conci di pietra del tipo “Forte Alberese”, che dai portici di via Farini si aprono verso i limiti esterni dell’Accademia, e da una pedana centrale in lastre di granito di recupero, così come la corsia carrabile, mentre il resto della piazza presenta ciottoli di fiume un tempo coperti dall’asfalto.

Un primo velo d’acqua, dalla profondità di 2 centimetri ha sede in corrispondenza del corso del Canale Naviglio che attraversa piazza e Palazzo ed è ricavato tra le due liste di pietra della pavimentazione centrale, che dal limite carrabile davanti all’Accademia si estende verso largo San Giorgio. Un secondo velo d’acqua, perpendicolare al primo, trova spazio nella parte est della piazza in allineamento alla Fonte d’Abisso e agli altri canali sottostanti, separato al centro da un camminatoio.

Due giochi d’acqua, ciascuno con nove getti modulabili e luminosi, infine, si pongono come quinte laterali al corpo centrale del Palazzo ducale: arrestando il flusso d’acqua sono praticabili pedonalmente, in quanto sono delimitati da semplici feritoie senza dislivelli significativi.

Al completamento della riqualificazione della piazza, seguirà il rinnovo dell’impianto di illuminazione degli edifici che la incorniciano e sulla facciata monumentale del Palazzo Ducale è allo studio una nuova configurazione dei corpi illuminanti.

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