06/05/2015

IRREGOLARITÀ IN 11 DEI 14 MEZZI PESANTI CONTROLLATI

Al via la campagna per la sicurezza stradale condotta dalla Polizia municipale insieme al Centro mobile di revisione. Prossimo obiettivo: autobus gran turismo

Era fortemente compromesso da crepe e rotture del telaio il semirimorchio che un vecchio autoarticolato di proprietà di una ditta di trasporti veneziana rimorchiava lungo le strade di Modena creando un rischio anche per gli altri veicoli in transito. Ma gli genti della Polizia municipale hanno anche sanzionato mezzi pesanti con i pneumatici eccessivamente usurati, le luci non funzionanti, i catadiottri mancanti e una serie di altre inefficienze che rendono pericolosa la circolazione dei giganti della strada. Senza parlare dei camionisti che non rispettano l’alternanza delle ore di guida e di riposo prescritte dalla legge mettendo a rischio l’incolumità propria e degli altri.

È rivolta ai mezzi pesanti, in particolare a quelli con targa straniera ma non solo, la campagna condotta nell’ambito delle attività per la sicurezza stradale, dalla Polizia municipale di Modena insieme al personale della Motorizzazione Civile addetto all'utilizzo del Centro mobile di revisione. I controlli congiunti, che si aggiungono a quelli condotti dal gruppo motorizzato della Municipale durante tutto l’arco dell’anno, hanno preso il via nei giorni scorsi e continueranno nei mesi di maggio e giugno. L’obiettivo è verificare l’efficienza dei dispositivi di equipaggiamento e il rispetto delle ore di guida e di riposo.

I veicoli fermati dagli agenti vengono scortati all’autofficina mobile della Motorizzazione Civile dove il personale addetto esegue una revisione straordinaria completa con tanto di controllo freni, pneumatici, luci, sterzo, telaio e altro ancora, mentre la Municipale verifica i documenti di circolazione e i tempi di guida registrati nel tachigrafo.

Nella prima giornata l'attività svolta in via D'annunzio nella zona di Modena Nord ha interessato il traffico commerciale in uscita dal casello autostradale della A1. Sono stati controllati complessivamente 14 veicoli adibiti al trasporto di merci, di cui quattro italiani e dieci stranieri; tra questi, sette avevano targa comunitaria e tre extra Unione europea.

Il vecchio autoarticolato sospeso dalla circolazione perché non rispondente ai più elementari criteri di sicurezza è il caso più eclatante di una lunga serie di infrazioni rilevate. Dei 14 fermati, solo tre veicoli erano in regola, mentre degli 11 a cui sono state contestate irregolarità, quattro sono italiani e sette comunitari. Le infrazioni accertate sono state complessivamente 19 e hanno riguardato l'inefficienza dei dispositivi di equipaggiamento e il non rispetto delle ore di guida e riposo. Il caso più grave è quello di un autotrasportatore rumeno sanzionato per oltre 1000 euro per aver violato quattro volte la normativa nei sette  giorni antecedenti il controllo. La legge prevede infatti che il periodo di guida non superi le 4,5 ore consecutive e le 9 ore al giorno, che possono diventare 10 in casi eccezionali e al massimo per due volte alla settimana. Oltre alla sanzione, gli autotrasportatori non in regola possono essere obbligati a fermarsi per il tempo necessario al rispetto delle ore di riposo. Se invece il cronotachigrafo risulta alterato, per l’autotrasportatore scattano sanzioni maggiori e la sospensione della patente di guida.

La campagna congiunta è patrocinata dall'Albo Nazionale degli Autotrasportatori che sostiene la sinergia tra Ministero dei Trasporti e Polizie locale al fine di contrastare l'abusivismo del trasporto merci, del rispetto dei tempi di riposo degli autisti e dei dispositivi obbligatori di equipaggiamento al fine di tutelare la sicurezza stradale. Durante l’attività attenzione particolare è riservata ai veicoli stranieri, più difficili da controllare per le diverse normative nazionali in materia. L’incremento di veicoli pesanti con targa straniera, che in misura minore si inizia a registrare anche a livello automobilistico, è dovuta, come spiegano i tecnici del settore, anche al fatto che alcune ditte italiane di autotrasporti tendono a delocalizzare decentrando il parco mezzi soprattutto nell’est Europa, in Paesi dove i costi assicurativi e di manutenzione sono più bassi e le norme per la revisione meno rigide.

Nelle prossime giornate, i controlli saranno mirati a verificare la funzionalità e i conducenti degli autobus turistici, la cui presenza sulle strade aumenta con la bella stagione, anche in considerazione di drammatici episodi che hanno evidenziato la necessità di maggiore prevenzione nel settore delle gite turistiche.

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