28/01/2016

BILANCIO, CONTINUA IL SOSTEGNO AGLI INVESTIMENTI

Presentata in Consiglio la proposta di preventivo: a Modena 19 milioni in meno di tasse sulla casa e più interventi su scuola, welfare, smart city e promozione

E’ di 19 milioni di euro la riduzione nel 2016 del prelievo sugli immobili per le famiglie modenesi, un vantaggio di cui i cittadini beneficeranno completamente visto che il bilancio comunale non prevede tagli di servizi (anzi, alcuni saranno qualificati) e non ci sono altri aumenti fiscali, con l’unica eccezione di un’ipotesi di 500 mila euro in più sulla Tari per il Fondo crediti di dubbia esigibilità che, però, si cercherà di ridurre nel corso dell’anno contenendo il costo del servizio rifiuti e recuperando l’evasione.

Insieme alla conferma della strategia di sostegno degli investimenti (“sia come contributo alla ripresa sia come via maestra per la qualità urbana e la promozione della città”), sono questi gli elementi principali della proposta di Bilancio previsionale armonizzato 2016-2018 del Comune di Modena illustrata al Consiglio comunale oggi, giovedì 28 gennaio, dal sindaco Gian Carlo Muzzarelli e dall'assessora al Bilancio Ludovica Carla Ferrari. Insieme ai documenti finanziari e al Piano degli investimenti, è stata presentata anche la nota di aggiornamento al Dup che descrive le strategie di governo e gli obiettivi indicando le misure economiche, finanziarie e gestionali necessarie a realizzarli. L’approvazione del bilancio è prevista entro il mese di febbraio, mentre ora parte il percorso di approfondimento nelle diverse commissioni consiliari e per la definizione degli emendamenti (15 giorni il termine per presentarli).

La spesa corrente nel 2016 è di 232 milioni di euro, con un taglio di 3,3 milioni grazie, soprattutto, alla riduzione degli impegni per il Tribunale, i cui costi sono passati allo Stato, al calo degli affitti passivi e ai risparmi sul personale, mentre il sindaco nella relazione introduttiva ha sottolineato che aumentano, invece, “le spese per il sostegno all'handicap, le mense e il diritto allo studio; gli impegni per i minori stranieri, l’integrazione e l’emergenza profughi; le spese per l’emergenza neve e le spese correnti per la manutenzione degli edifici pubblici e la cura della città, la smart city, la promozione turistica e l'innovazione delle attività commerciali nel centro: nel complesso circa 2 milioni di euro”.

Rispetto alla Tari l’obiettivo è quello di “ridurre il Fondo crediti di dubbia esigibilità, previsto dalle norme, attraverso il recupero dell’evasione – ha spiegato l’assessora Ferrari – così da garantire maggiore equità e ridurre l’ipotizzato aumento della tassa già da luglio, senza rinunciare ai servizi aggiuntivi per il decoro urbano”. Per l’assessora, inoltre, l’efficienza della gestione ha consentito di prevedere risparmi significativi sulla parte corrente del bilancio, evitando riduzioni dei servizi pur a fronte di un calo del personale che nel 2016 potrebbe scendere sotto la soglia dei 1.600 dipendenti (circa 300 unità in meno in cinque anni. “Nel 2015 – ha ricordato Ferrari – con 118 cessazioni è stato possibile fare 26 assunzioni, nel 2016 la Legge di stabilità ci consente di farne 22, a cui sommare quelle per il potenziamento della Polizia municipale”.

Per il 2016, inoltre, si prevedono investimenti per diretti 44 milioni nell’ambito di un Piano pluriennale in cui le priorità sono casa e scuola, cultura e sport, smart city, mobilità dolce, cura e qualificazione del patrimonio pubblico. “E’ un proposito molto ambizioso – ha osservato Muzzarelli nella relazione – poiché sono molte le variabili in gioco, dal flusso reale delle entrate proprie all'accesso ai contributi nazionali ed europei ai tempi dei progetti e delle gare, ma proprio per questo è opportuno disporre di un piano ampio e flessibile. Del resto l'esperienza del 2015 ci conferma che siamo in grado di arrivare al traguardo, con coerenza e determinazione”.

Nel delineare il quadro nazionale, Muzzarelli ha ricordato luci e ombre della Legge di stabilità 2016 che impiega tagli di spesa e soprattutto la flessibilità europea nel sostegno ai consumi interni e nel rilanciare gli investimenti. E’ positivo che non siano previsti tagli ai trasferimenti per gli enti locali e ci sia l’impegno a garantire integralmente il mancato gettito sugli immobili. E il superamento del Patto di stabilità, ha sottolineato il sindaco, “apre uno spazio importante agli investimenti dei Comuni virtuosi come il nostro e al pagamento delle imprese”. Dall’altra parte, però, per Muzzarelli i fondi per compensare i Comuni appaiono sottostimati, mentre i conseguenti trasferimenti riducono l'autonomia fiscale degli enti; la nuova regola per gli investimenti vale al momento per il solo 2016; rimangono vincoli e intrusioni burocratiche nelle procedure e sui poteri dei Comuni, tra cui il drastico freno alle sostituzioni del personale, che costringerà o a rinunciare a servizi importanti o a rivederne l'organizzazione e le modalità di gestione. “Nel corso del 2016 – ha annunciato il sindaco – sarà perciò necessario riprendere il confronto con il Governo in vista di una sostanziale correzione di tali difetti con la prossima legge di stabilità”.

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