25/11/2016

ANCHE MODENA NEL PATTO DEI SINDACI PER IL CLIMA E L’ENERGIA

“Secondo step dell’iniziativa a cui il Comune aderisce dal 2010”. Lo ha annunciato l’assessore Guerzoni rispondendo a un’interrogazione di Marco Cugusi (Sel)

Governo e Parlamento hanno ratificato nei giorni scorsi gli accordi sul clima sottoscritti lo scorso anno alla Cop 21 di Parigi e l’Italia è dunque entrata nella lista dei paesi aderenti, che rappresentano circa il 60 per cento delle emissioni in atmosfera. Lo ha comunicato l’assessore all’Ambiente Giulio Guerzoni rispondendo, giovedì 24 novembre in Consiglio comunale, all’interrogazione del capogruppo di Sel Marco Cugusi per sollecitare l’adesione del Comune all’iniziativa europea Mayors Adapt, il Patto dei sindaci per il clima e l’energia. Il consigliere, ricordando l’ordine del giorno approvato dal Consiglio già nel 2014, che sollecitava l’adesione, e l’emendamento al Bilancio 2016 che prevedeva un apposito finanziamento per la redazione dei documenti richiesti dall’Unione europea, ha chiesto se il Comune ritiene di aderire al Patto; se nel nuovo Psc si intende introdurre il blocco a nuove impermeabilizzazioni del suolo; se sarà accolta la proposta di dedicare una seduta del Consiglio al tema dei cambiamenti climatici.

L’assessore Guerzoni ha confermato che il Comune di Modena, che dal 2010 aderisce al Patto dei sindaci e nel 2011 ha approvato il Piano d’azione per l’energia sostenibile (Paes), aderirà anche al nuovo Patto dei sindaci per il clima e l’energia, lanciato il 15 ottobre 2015, nel quale sono confluite le due iniziative precedenti il Covenant of Mayors e il Mayors Adapt, “utilizzando per questo scopo anche i fondi messi a disposizione con l’emendamento di Bilancio”, e continuando a lavorare, anche in questo secondo step, con l’Agenzia per l’energia e lo sviluppo sostenibile.  

Per aderire al nuovo Patto, ha spiegato Guerzoni, il Comune dovrà prima effettuare il monitoraggio del Paes all’1 gennaio 2016 “concluso il quale il Consiglio comunale dovrà approvare una delibera di impegno per l’adesione formale. A quel punto il profilo che il Comune di Modena ha già sul portale del Covenant of Mayor, verrà trasformato sul nuovo impegno. Infine, entro due anni dall’approvazione in Consiglio, dovremo presentare un Piano d’azione per l’energia sostenibile e il clima (Paesc), indicando le azioni da mettere in campo per ottenere i risultati al 2030”.

L’assessore ha poi confermato che uno dei temi principali del Psc saranno “le politiche per rafforzare la resilienza sociale e territoriali, individuando le azioni più idonee a contrastare o minimizzare gli effetti del cambiamento climatico. L’impermeabilizzazione è uno degli elementi su cui occorrerà operare, sia per ridurla in relazione alle nuove edificazioni, inserendo un indice minimo di permeabilità dei suoli, sia attraverso misure per promuovere la desigillazione, in particolare alle aree industriali”. In conclusione, ha accettato la proposta di dedicare un momento istituzionale al tema dei cambiamenti climatici.

Nella replica il consigliere Cugusi, affermando che “due anni per l’adesione sono molto lunghi”, ha sollecitato “a investire di più per l’efficienza energetica e le rinnovabili. Lo stiamo già facendo ma dovremmo impegnarci di più”.

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