01/12/2016

POLO S. AGOSTINO / 2 – SINDACO: “UN DECISO PASSO AVANTI”

Muzzarelli: “Faremo la strada insieme al Consiglio e dialogando con la città”. Da gennaio Conferenza servizi. Progetto culturale “leva per identità della città futura”

Con l’approvazione dell’ordine del giorno facciamo “un deciso passo avanti nel percorso di realizzazione di un progetto cruciale per la Modena di domani”. Lo ha affermato il sindaco Gian Carlo Muzzarelli intervenendo nel dibattito in Consiglio comunale sull’avvio del Polo culturale Sant’Agostino, Palazzo dei Musei, Ospedale Estense. “Di strada da fare – ha aggiunto Muzzarelli – ce n’è ancora, e la faremo insieme al Consiglio e dialogando con la città, ma camminando in avanti e non tornando continuamente sui nostri passi e alla casella di partenza. Da domani i tecnici saranno al lavoro per la convocazione, da gennaio, della Conferenza dei servizi”.

Per il sindaco, infatti, non è accettabile che, in un progetto partito nel 2007, si continuino a cercare “i più svariati motivi per rinviare, allungare e parlare d’altro, cancellando come se niente fosse quanto è stato fatto e detto fin qui”. Muzzarelli ha quindi ricordato le critiche principali presenti a inizio mandato (dalle torri librarie allo spostamento delle biblioteche, dalla digitalizzazione all’assenza di un disegno comprensivo delle altre istituzioni culturali cittadine, fino alla mancanza di progetti sul Palazzo dei Musei e sull’ex Ospedale Estense) e ha affermato: “Abbiamo aperto su tutto. Abbiamo inserito nel programma tutto il comparto di edifici monumentali e storici che gravitano su piazza Sant’Agostino; abbiamo incluso nel progetto culturale la Galleria Civica, il Museo della Figurina e i Musei Civici e il ricorso all’Ict; abbiamo discusso delle Biblioteche e la direttrice dell’Estense è venuta in questa sede a proporci una nuova e importante soluzione; abbiamo accettato di ridiscutere le torri librarie. Infine abbiamo riportato la discussione in Consiglio comunale, non solo per ragioni di procedura e per la partecipazione ma – ha sottolineato il sindaco – per confermare nei fatti che la direzione della politica cittadina e la regia della politica culturale, era, è e sarà del Comune, ma di un Comune che per svolgere davvero questo ruolo deve essere capace di rapportarsi in modo aperto e dialettico con altre istituzioni ed enti, come abbiamo fatto noi con il Ministero per il progetto Terre Estensi (la firma è prevista a Roma il 13 dicembre)”.

Ripercorrendo polemicamente i temi emersi dal dibattito (“finora dalle minoranze abbiamo sentito critiche tante, idee zero!”), Muzzarelli ha ribadito l’importanza della “riqualificazione di un intero comparto del centro storico: il recupero di edifici storici e monumentali e la loro destinazione a sede di istituti culturali rappresenta anche una operazione culturale”, mentre l’ordine del giorno “traccia un disegno di politica culturale: c’è un ragionamento sulla identità dei luoghi,  con il complesso Sant’Agostino dedicato alla cultura contemporanea e alla innovazione e il complesso Palazzo dei Musei- Estense alla museografia e alla storia”. Riepilogando, il sindaco ha evidenziato la priorità della riqualificazione della Biblioteca Nazionale Estense (“presenta criticità sempre meno giustificabili in termini di fruizione e conservazione del patrimonio”), il rilancio dei Musei civici e dell’Archivio Storico comunale, la nascita del Polo dell’Immagine Contemporanea, il Laboratorio di Formazione innovativa, l’obiettivo di risolvere strutturalmente il problema delle sale espositive, la proposta di ampliare la Biblioteca Delfini.

Rispetto al personale, Muzzarelli ha ricordato che non ci sarà una proporzione diretta fra aumento degli spazi e aumento delle esigenze, ma oltre a confermare l’attuale impegno economico ha ribadito che occorrerà ampliare gli appalti per l’apertura e il controllo degli spazi, mentre per il “turn over” bisognerà “continuare la battaglia contro i vincoli imposti da Roma, così come dovremo incalzare il Governo per assicurare alla Biblioteca Estense e alla Galleria Estense il personale adeguato ai nuovi obiettivi”.

Anche sui costi di gestione il sindaco ha ribadito che non ci sarà alcun “salto nel buio”, i costi “potranno certamente variare in relazione al tipo e alla mole di attività che si vorranno programmare, ma saranno alla portata della città di Modena”.

Muzzarelli ha concluso sottolineando che “investire sui luoghi e sui protagonisti della cultura è un impegno strategico che durerà anni, ma è un impegno ineludibile, perché la cultura è un motore di libertà e di crescita umana e civile, è un fattore sempre più decisivo di innovazione, sviluppo economico e crescita della vocazione turistica, è una leva fondamentale per l’identità della città futura”.

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