12/02/2016

“AILANTO” ALLA POLETTI /2 – CHI SONO GLI ARTISTI E IL CURATORE

Brevi cenni biografici sui protagonisti della mostra in biblioteca a Palazzo dei Musei

La mostra intitolata “Ailanto. Ailanthus altissima”, a cura di Fulvio Chimento, che inaugura sabato 13 febbraio alle 17 alla biblioteca Poletti di Palazzo dei Musei, in largo Sant’Agostino a Modena è dedicata. ai libri d’artista e ai lavori di Cuoghi Corsello e Dado. Di seguito una breve presentazione degli artisti, che saranno presenti all’inaugurazione.

CUOGHI CORSELLO. Monica Cuoghi nasce a Sermide (Mn) nel 1965; Claudio Corsello nasce a Bologna nel 1964; vivono e lavorano nel capoluogo emiliano. Si conoscono frequentando l’Accademia di Belle Arti di Bologna, nel 1986. Dopo alcuni anni di condivisione e sperimentazione dell’arte nell’interazione di varie discipline – musica, video, performance, disegno, scultura, installazione – decidono di presentarsi con un unico nome. Lavorando alle sculture che chiamano “selettori”, acquisiscono nozioni di elettromeccanica, idraulica ed elettronica, conoscenze fondamentali per allestire dal 1994 le grandi fabbriche che occupano vivendo la quotidianità come una performance continua. Espongono e partecipano a eventi personali e collettivi in numerose gallerie d’arte, musei e luoghi anomali. Tra le loro opere pubbliche esposte è possibile visionare: “Cadaveri squisiti”, installazione di disegni al neon al museo Macro di Roma; “Suf S:Sofi a”, panchina di legno per il parco fluviale del Comune di Santa Sofia (Fc); “L’albero Blù”, dipinto a spray sul muro dell’ex teatro Contavalli a Bologna; “Le tag più grandi del mondo”, dipinto nel piazzale della Fondazione Teseco a Pisa. Tra i personaggi creati da Cuoghi Corsello per i muri delle città italiane “Pea Brein”, “CaneK8” e “Petronilla”, mentre altri soggetti, che portano i nomi di “Kit”, “Cocaina”, “Bello”, “Suf” e “Nonno Degrado”, nascono appositamente per la fotografia, la scultura, la grafica e i social network. Il 26 aprile 2012 Cuoghi Corsello hanno celebrato i loro primi 26 anni di lavoro con la mostra dal titolo “26”, alla Galleria Guido Costa Projects di Torino.

ALESSANDRO FERRI, “DADO”. Alessandro Ferri, in arte “Dado”, nasce nel 1975 a Bologna, dove vive e lavora. Oltre a essere uno dei maggiori “writer” italiani, Dado si contraddistingue per l’approccio teorico al suo mezzo espressivo. Viene invitato come relatore ad alcuni seminari organizzati in ambito istituzionale dall’Accademia di Belle Arti di Bologna, dall’Università di Padova, dall’Università di Venezia, dal Museo d’Arte Moderna di Bologna, dall’Università di Trento. È tra gli organizzatori di “Frontiers”, progetto di arte pubblica nato in collaborazione tra il Mambo e il Comune di Bologna. Tra le sue esposizioni ricordiamo: “Dado. Sinopie di un writer”, Musée de l’OHM, all’interno del Museo Civico Medioevale di Bologna, a cura di Fulvio Chimento (2014); “Equazione Impossibile”, Museo d’Arte della città di Ravenna, a cura di Daniele Torcellini, Ravenna (2013); “La Tour 13”, progetto ideato e coordinato dalla Galerie Itinerrance e Christian Omodeo di “Le Grand Jeu” Parigi (2013); Biennale di Venezia, a cura di Vittorio Sgarbi, Venezia (2011); Biennale d’Arte di Nanjiing, “And_Writer” a cura di Z. Tong, W. Rhee ed E. Battiston (2011); “Scala Percalli”, a cura di G. Marziani, Roma (2008); al Pac (Padiglione di arte contemporanea) di Milano partecipa alla collettiva “Street Art Sweet Art” a cura di A. Riva, Milano (2007).

FULVIO CHIMENTO. Il curatore della mostra “Ailanto” è nato a Roma nel 1979, e vive e lavora in Emilia Romagna. Si interessa alle molteplici forme della comunicazione artistica e alla genesi dei processi creativi, con l'obiettivo di far emergere la problematicità del reale. Dal 2012 è ideatore della annuale residenza d’artista “Italia-Oriente” e principale referente del progetto video “Spazio Arte”, teso a creare un archivio filmico sugli artisti contemporanei. Dal 2013 al 2015 collabora in veste di tutor al master di Alta Formazione sull’Immagine contemporanea della Fondazione Fotografia di Modena; attualmente scrive per le riviste “Inside Art” ed “Espoarte”. Nel 2014 pubblica “Arte italiana del terzo millennio” (Mimesis edizioni, Milano); il volume è stato presentato al Mart di Rovereto, al Dams di Bologna e in spazi pubblici e privati a Bruxelles, Roma e Milano.

La mostra “Ailanto. Ailanthus altissima”, fino all’11 giugno alla biblioteca Poletti di Palazzo dei Musei in largo Sant’Agostino a Modena, è visitabile gratuitamente al lunedì dalle 14.30 alle 19; dal martedì al venerdì dalle 8.30 alle 13 e dalle 14.30 alle 19; sabato dalle 8.30 alle 13.

Informazioni on line sul sito (www.comune.modena.it/biblioteche/poletti).

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