12/02/2016

ALLA POLETTI CUOGHI CORSELLO E DADO NELLA MOSTRA “AILANTO”

Inaugurazione con gli artisti sabato 13 febbraio alle 17 a Palazzo dei Musei

Inaugura sabato 13 febbraio alle 17 alla presenza degli artisti la mostra intitolata “Ailanto. Ailanthus altissima”, a cura di Fulvio Chimento, visitabile gratuitamente fino all’11 giugno alla biblioteca civica d'arte Luigi Poletti di Palazzo dei Musei, in largo Sant’Agostino a Modena.

L’esposizione - dedicata ai libri d’artista di Cuoghi Corsello e Dado - ruota intorno a una metafora poetica: il parallelismo tra una pianta invasiva non autoctona, l’ailanto, e alcuni linguaggi artistici, come il “writing”, che si sono diffusi a partire dagli anni Ottanta. L’ailanto, spiega il curatore Fulvio Chimento, come simbolo del “writing”, ma anche di una diversità artistica che si pone come alternativa all’arte “ufficiale” e che è propensa a innestarsi per diffondersi rapidamente, come quei fenomeni artistici che nascono per necessità impellente da semi spontanei.

I volumi in mostra sono lo specchio di questa diversità linguistica, e il titolo stesso dell’esposizione è preso in prestito da “Ailanto (Ailanthus altissima)”, libro d’artista in tre copie nato per l’occasione dalla collaborazione tra Cuoghi Corsello e Dado (al cui interno compare anche il testo di Chimento dal titolo “L’arte come germinazione spontanea”).

Nella mostra sarà inoltre possibile ammirare i “Libri Magici” di Cuoghi Corsello e soprattutto i “Quaderni di Villa Genziana”, libri d’artista pensati collettivamente che, oltre agli interventi di Cuoghi Corsello, presentano disegni di altri amici artisti tra cui spiccano le figure di Pierpaolo Campanini e Alessandro Pessoli, che frequentavano le fabbriche abbandonate nelle quali vivevano i due artisti bolognesi (dal 1994 al 1996 agli ex Magazzini generali raccordati della Banca del Monte; dal 1996 al 2001 in una ex fabbrica di materassi; dal 2001 al 2005 in una ex concessionaria Fiat di Bologna: una superficie vastissima concepita come opera unica, con grandi installazioni ambientali).

Gli artisti hanno anche selezionato appositamente per la mostra una miscellanea di testi dedicati al “writing” presenti all’interno della biblioteca Poletti, che per l’occasione ospita anche volumi di carattere scientifico scelti dal curatore e dedicati alla storia e alla diffusione della “Ailanthus altissima”, pianta largamente utilizzata dalla medicina cinese e considerata da alcune culture asiatiche il simbolo della trasmigrazione dell’anima dal mondo terrestre a quello celeste.

Dado, invece, espone i propri “blackbooks”, quaderni d’artista di grande formato con copertina nera, sui quali il writer disegna a partire dall’età di 12 anni: all’interno (come in uno “storyboard”) è possibile assistere all’evoluzione del suo percorso artistico. I “blackbooks” accolgono anche alcuni interventi originali di writers molto noti, come Phase2 e Rusty. Oltre a questi vengono soprattutto mostrate in anteprima le differenti stesure che compongono una pubblicazione unica nel suo genere: il trattato dal titolo “Lo stile secondo Dado”, di prossima pubblicazione nel 2016 per il Dipartimento di Sociologia dell’Università di Trento. “Lo stile secondo Dado”, spiega il curatore, assume a tutti gli effetti carattere scientifico e, da questo punto di vista, il testo si presenta come antitetico rispetto al modo “più libero”, magico e fantasioso di concepire la ricerca artistica da parte di Cuoghi Corsello, e si avvale per la sua stesura di interventi realizzati da professori di arte contemporanea, anatomia, fisica, sociologia, matematica, filosofia, teoria della percezione.

Sabato 21 maggio, in occasione della notte bianca Nessun dorma, sono previste due visite guidate alla mostra insieme agli artisti, alle 19 e alle 21.

La mostra è visitabile gratuitamente al lunedì dalle 14.30 alle 19; dal martedì al venerdì dalle 8.30 alle 13 e dalle 14.30 alle 19; sabato dalle 8.30 alle 13.

Informazioni on line sul sito (www.comune.modena.it/biblioteche/poletti).

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