26/02/2016

BILANCIO / 7 – GLI INTERVENTI DELLA MAGGIORANZA

Giudizio positivo sulla manovra da Partito Democratico, Sel e Futuro a sinistra

Ad aprire il dibattito sul Bilancio, nella seduta di giovedì 25 febbraio, è stata la consigliera Grazia Baracchi del Pd, che ha sottolineato l’importanza di alcuni investimenti in programma: “C’è bisogno di dare attuazione e concretezza alle politiche – ha affermato – anche per ridare fiducia ai cittadini rispetto all’Amministrazione. La sfida sta in questo e nel mantenere gli standard dei servizi adeguandoli ai cambiamenti che la società ci chiede. La politica di innovazione deve passare dalla capacità di creare comunità, per questo è necessario mantenere aperto il dialogo e condividere con la città la progettazione”. Per Caterina Liotti “si tratta di un bilancio preventivo che non deve imporre tasse e immaginare tagli, ma che in maniera più serena può sostenere le politiche caratterizzanti la città, come i servizi inclusivi e le politiche a sostegno di persone fragili e disabili”. La consigliera, sottolineando l’importanza dell’occupazione femminile, ha evidenziato come “innovazioni e investimenti daranno spinta all’economia e al lavoro”. Anche secondo Giulia Morini dopo “scelte difficili in cui si doveva soprattutto difendere, questo bilancio forse può permettersi di avere uno sguardo lungo e di fare un piano investimenti ambizioso. Aumentano i bisogni e cambia la realtà della famiglia: va quindi avviata una nuova stagione, costruendo cose nuove che rafforzino la rete dei servizi esistenti. È tempo di risposte nuove – ha concluso – e di continuare a cercare”. Chiara Susanna Pacchioni ha ricordato gli investimenti in ambito culturale previsti: “Indicano la priorità che l’Amministrazione intende dare al settore, facendo uno sforzo per aumentare la competitività anche intercettando fondi nazionali ed europei”. La consigliera ha inoltre fatto riferimento al processo di riconversione del Sant’Agostino come “un mix di ristrutturazione architettonica e di progetto culturale”, e al polo dell’immagine come “superamento della frammentazione e dell’isolamento dei soggetti”. Secondo Marco Malferrari si tratta di un “bilancio necessario e utile per la città. È fondamentale mobilitare quante più risorse possibili per contrastare gli effetti negativi della crisi – ha aggiunto – e dare spinta alla crescita. Si mira non solo a mantenere, ma ad ampliare e qualificare il patrimonio della città aumentando i fondi stanziati per gli investimenti, destinati a verde, ciclabili, edilizia scolastica, infrastrutture e riqualificazione”. Federica Di Padova ha parlato di “bilancio positivo, che vede un calo della pressione tributaria e investe nel sociale e nella cultura: un bilancio di svolta, a distanza di otto anni dall’avvio della crisi economica, che consente di lavorare su strumenti di contrasto alla povertà e di essere ancora più coraggiosi sulle politiche culturali, perché la cultura è un bene in sé, uno strumento di democrazia sociale ed economica oltre che di integrazione”. Marco Forghieri ha esordito sottolineando che si parte da  “un bilancio inedito: è il primo anno che con lo sblocco del Patto di stabilità abbiamo i margini per fare politica. Lo sblocco – ha affermato – permette ai Comuni virtuosi come il nostro di spendere un’ingente quantità di risorse che, per il tipo di spesa che fanno le Amministrazioni, sono quelle che riescono a generare i moltiplicatori maggiori. Un secondo pilastro del bilancio è il taglio delle imposte sulla prima casa che consentirà di innescare ancora meglio il moltiplicatore degli investimenti, favorendo la spesa delle famiglie e rilanciando i consumi”. Simona Arletti ha evidenziato come le scelte fatte vadano verso “un nuovo modello di sviluppo, in particolare quelle per il piano urbano della mobilità sostenibile e gli impegni presi in modo coerente con il piano regionale del Pair 2020. Scelte coerenti – ha aggiunto – sono state fatte anche su investimenti, ciclabili, verde, recupero di edifici e spazi, che vanno nella direzione de del riuso e della rigenerazione. Forse non è stato fatto tutto il possibile ma le scelte fondamentali ci sono”. Partendo da alcuni degli emendamenti presentati, Diego Lenzini ha sottolineato l’importanza di sostenere gli esercenti che non installano le slot machine, “per dare un segnale a chi rispetta un principio etico”. Il consigliere ha ricordato lo studio sulla conciliazione, per “pensare a una politica in grado di accompagnare le donne senza metterle di fronte alla scelta tra famiglia e lavoro”, e ha posto attenzione per la viabilità in via fratelli Rosselli. “Partiamo da un bel bilancio – ha concluso – ma non sediamoci sugli allori e non smettiamo di porci obiettivi politici ambiziosi per migliorare la città”. Tommaso Fasano ha ricordato come nella manovra sia previsto il patto di cittadinanza, “una sperimentazione che, se anche non sarà la soluzione ai problemi di povertà, tenta di generalizzare la possibilità di avere una integrazione al reddito su base familiare. Le manovre comunali – ha aggiunto facendo riferimento a uno degli odg presentati – devono andare nella direzione di quelle regionali e nazionali, colmando i ‘buchi’ esistenti. Dobbiamo dare risposte puntuali con tutti gli strumenti che abbiamo, a partire dal rinnovo dei criteri per contributi economici di contrasto alla povertà”. Fabio Poggi ha parlato di “bilancio di svolta, grazie alla manovra tributaria nazionale, ma anche alle politiche dell’Amministrazione degli ultimi anni, che è doveroso riconoscere”. Il consigliere ha fatto riferimento  alle “chiusure di bilancio con i conti in ordine”, alla manovra Irpef dello scorso anno “che ci ha permesso di consolidare il bilancio dell’Amministrazione e di fare quest’anno una manovra diversa”. Antonio Carpentieri si è concentrato sul tema della partecipazione e in particolare dei Quartieri, di cui ha voluto sottolineare la funzione di partecipazione. “Qualcuno sostiene che siano un centro di costo – ha affermato – ma svolgono un’importante funzione di socializzazione, presidio del territorio, promozione dell’associazionismo e dello sport di base, sostegno alle scuole più piccole, contrasto alla delinquenza. Sostenere i Quartieri come fa questo bilancio – ha concluso – è dare fiducia al territorio e alla sua capacità di costruire progetti”. In dichiarazione di voto, Andrea Bortolamasi ha domandato: “Qual è la città che vogliamo per noi e che vogliamo lasciare in eredità? La risposta è tra le pagine di questo bilancio con tutti i suoi emendamenti – ha affermato – che rappresenta il progetto del futuro che questa maggioranza intende costruire e in cui si innestano le parole chiave: solidarietà, welfare, qualità, tenuta dei servizi, futuro. Questo è il tempo delle scelte strutturali: giochiamoci al meglio le opportunità che ci si presentano”.

Francesco Rocco di Futuro a sinistra ha evidenziato come la manovra locale sia “condizionata dalle politiche nazionali: da un lato con il venire meno del patto di stabilità interno, consentendo ai comuni maggior possibilità di azione, dall’altro con azioni come i tagli lineari, ad esempio alla sanità. Il giudizio di Fas sul bilancio comunale – ha proseguito – è positivo, ma presenta margini di miglioramento. L’ente locale deve provare a intervenire come supporto laddove lo Stato ha tagliato, soprattutto sul welfare”.

Per Sel, Marco Cugusi ha espresso la preoccupazione che alle Amministrazioni non torni indietro dallo Stato il mancato gettito della Tasi evidenziando come ciò “potrebbe far saltare servizi alla persona, che invece devono essere comunque garantiti”. Il consigliere ha parlato di “crescita intelligente”, della necessità di “lavorare sul recupero dei crediti per ridurre l’aumento previsto della Tari” e dell’importanza di portare avanti i processi di riqualificazione degli spazi “con il coinvolgimento della città. Sulla partecipazione – ha concluso – dovremo fare una riflessione profonda: rispetto al funzionamento dei Quartieri e agli strumenti a disposizione dei cittadini”.

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