19/03/2016

SIGONIO / 2 – DA CONVENTO DEL XVI SECOLO A SCUOLA NELL’800

Nell’edificio storico previsti interventi di restauro e rifunzionalizzazione. Rimozione delle barriere architettoniche con tre ascensori e pedane elevatrici

Nell’intervento del liceo Sigonio le operazioni di tipo strutturale si integrano con quelle di rifunzionalizzazione: sono previsti infatti lavori di riparazione e miglioramento sismico, di restauro dell’intero complesso scolastico (che oltre all’edificio vero e proprio comprende un chiostro, cortili, cavedi interni e un grande spazio esterno oggi solo in parte a verde), ma anche attività per inserire nuove funzioni nella struttura, con la realizzazione, ad esempio, di aule dedicate allo studio di strumenti musicali o dello stesso auditorium, che necessitano di particolari requisiti in tema di miglioramento e isolamento acustico.

L’edificio, inoltre, viene dotato di tre ascensori e, nelle scale interne, per consentire la completa rimozione delle barriere architettoniche, di pedane elevatrici a compasso utilizzate frequentemente negli edifici sottoposti a restauro per non alterare i livelli storici.

Il progetto definitivo prevede la massima attenzione alle peculiarità specifiche dell’edificio che, sorto nel XVI secolo come struttura conventuale, da fine ‘800 ha avuto destinazione previdenziale e scolastica. L’edificio, infatti, come spiegano i progettisti, si presenta come aggregato di parti diverse per origine e stato manutentivo e il progetto ha come finalità e metodologia il restauro del complesso edilizio, con la conservazione delle architetture, delle disposizioni d’insieme, dell’aspetto e, per quanto possibile, delle finiture. Per questo, sono state effettuate una dettagliata ricerca storica e un’indagine stratigrafica, quest’ultima volta a individuare materiali e colori antichi, che verranno ripristinati in accordo con la Soprintendenza.

Lo stesso inserimento delle nuove funzioni (come la biblioteca, la segreteria, l’auditorium e nuove aule) è stato previsto negli spazi in cui l’edificio risultava essere più idoneo ad accoglierle, mentre altre attività, come quella di una palestra di tipo agonistico, sono state escluse perché avrebbero comportato una inaccettabile trasformazione dell’edificio. Alcuni interventi, inoltre, consentiranno di liberare la facciata realizzata negli anni Trenta, mentre gli inserimenti di nuovi e necessari elementi non incideranno sui prospetti esterni: la scala di emergenza prevista dalla normativa antincendio, per esempio, sarà collocata internamente nella parte a nord dell’edificio.

Le pavimentazioni storiche vengono mantenute e reintegrate con elementi identici dove non uniformi, mentre vengono posate pavimentazioni simili a quelli presenti negli ambienti adiacenti nelle aule in cui non sono presenti o devono essere rimosse. Per interferire il meno possibile con le caratteristiche dell’edificio storico, viene posta particolare attenzione nell’inserimento dell’impianto elettrico e della rete informatica nella struttura utilizzando, dove possibile, le strutture reversibili da realizzare come consolidamento, come riparazione e come miglioramento sismico. Anche per l’illuminazione si prevede l’inserimento nella controsoffittatura, mentre dove ci sono soffitti a volta la scelta andrà su corpi illuminanti appesi.

Attraverso l’inserimento a pavimento di sistemi riscaldanti e refrigeranti, inoltre, gli impianti meccanici assicurano il riscaldamento e raffrescamento, coadiuvati dal sistema di ricircolo dell’aria

Restaurati anche il chiostro e i cortili interni. Riaperte porte e finestre per restituire luce naturale e nell’aula disegno e fisica ripristinate le strutture legate alla funzione.

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