30/06/2016

ENTRO FINE ESTATE UN AVVISO PER LE ATTIVITÀ COMMERCIALI

L’assessora Vandelli annuncia in Commissione Seta le azioni strutturali per incentivare i piccoli e medi esercizi di vicinato in modo diffuso sul territorio

Entro fine estate la pubblicazione di un avviso per raccogliere l’interesse di chi vuole aprire medio-piccole attività commerciali (fino a 1500 metri quadrati), anche in deroga al Piano Regolatore Generale vigente. Per la fine del 2016, la modifica del Rue (Regolamento urbanistico edilizio) con la semplificazione di norme volte a favorire l’insediamento di piccole attività commerciali di vicinato, con superficie di vendita fino a 150 metri quadrati. 

Sono le azioni strutturali che il Comune di Modena metterà in campo per incentivare l’apertura di attività commerciali piccole e medie in modo diffuso sul territorio comunale, che si configurano come servizi al cittadino e dunque sono ritenute vitali per quartieri e frazioni. A illustrarle è stata l’assessora all’Urbanistica Anna Maria Vandelli nel corso del primo appuntamento informativo previsto nel percorso del Psc che si è svolta martedì 28 giugno durante la Commissione Seta (Programmazione e assetto del territorio, Sviluppo Economico e Tutela Ambientale), presieduta dal consigliere del Pd Fabio Poggi. La discussione sul tema è invece in programma in una delle prossime riunioni della Commissione.

Gli indirizzi sono stati delineati sulla base della fotografia emersa dall’analisi delle dinamiche della rete distributiva e della disciplina urbanistica in materia di attività commerciali, realizzata dall’Amministrazione comunale per verificare quali sono le aree carenti di servizi commerciali, anche in funzione della costruzione del Quadro conoscitivo del Psc. “Dai dati emerge un deficit di attività piccole e medie di vicinato”, ha spiegato Vandelli. “Il modello di famiglia di 20-30 anni fa, periodo in cui l’Amministrazione sviluppò il Piano Regolatore Generale tuttora in vigore – ha proseguito – era quello di famiglia più numerosa (due coniugi e uno o due figli), quasi sempre motorizzata e con consumi maggiori, tali da giustificare lo sviluppo della grande distribuzione. Negli ultimi anni abbiamo invece assistito a un calo delle famiglie composte da due coniugi e un figlio (dal 19 per cento del 1996 a circa il 10 per cento del 2013) e a un aumento delle famiglie “monocellulari”, anche giovani e in età lavorativa (nel 2013 all’interno del territorio comunale rappresentano il 39 per cento), di quelle monogenitoriali, di coppie anziane e di nuclei di mera convivenza con spesa separata. Il nuovo modello di famiglia che si è diffuso – continua Vandelli – non sempre è motorizzato e richiede servizi locali e zonali. Anche la presenza crescente di famiglie di immigrati, con abitudini di consumo variegate e non ascrivibili a modelli codificati, ha contribuito alla sostanziale modifica della domanda di servizio, che oggi è diventata multiforme, variegata, articolata per zona, per tipo e per aspettative”. L’assessora evidenzia che “unendo a questo quadro di riferimento un’idea di città sostenibile, in cui i servizi devono essere fruibili a piedi e in bicicletta, risulta necessario incentivare la possibilità di commercio diffuso, con un aumento dei servizi commerciali di vicinato (fino a 150 metri quadrati) e delle attività piccole e medie (fino a 1500 metri quadrati)”.

L’avviso, che verrà illustrato alla Commissione nel mese di settembre prima della pubblicazione, consentirà di valutare gli effetti multipli derivanti dall’apertura di nuove attività e di accelerare il processo di riqualificazione in deroga attraverso una semplificazione della documentazione che deve essere presentata in sede di domanda.

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