05/07/2016

ESTINZIONE OPERA PIA, CONSEGNA AL COMUNE DEL PATRIMONIO

Mercoledì 6 luglio l’Ipab Casa di riposo di Modena trasferirà formalmente all’Amministrazione beni immobili, mobili e finanziari. Presenti le autorità

Sarà un momento ufficiale di consegna del patrimonio immobiliare, mobiliare e finanziario al Comune di Modena, a conferma della fattiva collaborazione tra i due Enti, l’ultimo atto dell’Ipab “Opera Pia Casa di riposo di Modena”, che è stato estinto con deliberazione della Regione Emilia-Romagna.

Il momento ufficiale avrà luogo mercoledì 6 luglio alle 18.30 presso lo Spazio anziani e gli appartamenti protetti di strada Vaciglio centro 390, alla presenza del sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, del direttore generale Giuseppe Dieci, dell’assessora al Welfare Giuliana Urbelli, dei componenti della Commissione consiliare Servizi, presieduta da Tommaso Fasano, convocata per l’occasione e di dirigenti e operatori dell’Amministrazione.

L’Ipab (Istituzione Pubblica di Assistenza e Beneficenza), il cui Consiglio di Amministrazione era presieduto da Aude Pacchioni (i consiglieri in carica al momento dell’estinzione sono Efrem Belloi, Maria Luisa Cantaroni, Annalisa Mattei e Eriano Vandelli), aveva espresso già da tempo l’intenzione di estinguersi e di trasferire l’intero patrimonio al Comune di Modena, passaggi deliberati dalla Regione lo scorso 23 maggio 2016.

Tra i beni trasferiti, appunto, lo Spazio anziani e i 24 appartamenti protetti (dove vivono anziani con maggiore autonomia) di strada Vaciglio, la prima sperimentazione di una formula che oggi viene definita “cohousing”, già assegnati in comodato d’uso gratuito e gestiti dal settore Servizi sociali del Comune. All’Amministrazione arrivano anche liquidità per 500 mila euro, che saranno destinate a servizi rivolti agli anziani.

L’Opera Pia Casa di riposo di Modena, costituita per decreto regionale nell’aprile 1871, era un Ente con fini di assistenza, morale e materiale, delle persone inabili al lavoro. Tra le attività svolte, spicca la gestione fino a fine anni ’70 della struttura per anziani che aveva sede presso l’Estense, prima che divenisse un ospedale. L’Ente si occupava dell’assistenza a persone invalide ma anche della gestione dell’infermeria, al tempo unico punto di assistenza per gli anziani. Con la riforma Mariotti, l’infermeria si è staccata diventando ente ospedaliero (e in seguito Ospedale Estense) e, senza l’organico confluito nell’ente ospedaliero, l’Opera Pia è rimasta inattiva limitandosi ad amministrare il patrimonio immobiliare. Nel 2007 viene inaugurata la struttura di via Vaciglio, realizzata dall’Ipab e cofinanziata dalla Regione, attraverso l’apporto tecnico di Acer su un’area del Comune di Modena concessa in diritto di superficie. La struttura, data immediatamente in gestione all’Amministrazione, è stata da subito inserita nella rete dei Servizi sociali e a questo titolo, per scelta della stessa Opera Pia, viene ora trasferita al Comune.

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