25/07/2016

NIDI D’INFANZIA, DOPO CINQUE ANNI DOMANDE IN LIEVE RIPRESA

Cavazza: “Segnale positivo, se ce ne sarà bisogno attiveremo nuovi posti. E per le famiglie che non si rivolgono al nido tradizionale, più servizi innovativi e integrativi”

Sono pronte le graduatorie dei bambini 0/3 anni ammessi ai nidi d’infanzia comunali e convenzionati di Modena per l’anno scolastico 2016/2017. Quest’anno, per la prima volta negli ultimi sei anni le domande non sono in calo, ma anzi in lieve aumento: “Senza pensare che sia già un effetto della riduzione delle tariffe inserita nel nuovo Piano dei Servizi educativi – afferma l’assessore alla Scuola Gianpietro Cavazza – il dato in controtendenza costituisce comunque un segnale positivo che ci fa ben sperare”.

Attraverso il bando d’iscrizione, 731 bambini degli oltre 1097 che hanno presentato domanda (36 in più rispetto allo scorso anno), hanno già la garanzia di un posto in una delle strutture richieste. Un’altra trentina di posti, che si sono liberati ora a causa di trasferimenti o rinunce, potranno essere assegnati nei prossimi giorni e dal settore fanno sapere che le liste d’attesa sono destinate a esaurirsi nel giro di qualche mese per effetto del numero fisiologico delle rinunce. “Ma se così non fosse – afferma l’assessore Cavazza – stanzieremo ulteriori risorse per recuperare nuovi posti affinché l’opportunità educativa costituita dal nido d’infanzia a Modena possa essere colta da tutte le famiglie che lo desiderano. Quello che invece non desideriamo – precisa l’assessore - è avere posti vuoti o nidi a una sola sezione, che oltre a rappresentare un costo per la collettività perdono parte della valenza educativa legata alle opportunità di socializzazione e scambio. Pertanto il settore ha sviluppato un’attenta valutazione dei posti disponibili legata all’andamento delle domande e delle rinunce, al fine di ottimizzare l’utilizzo delle risorse”.

Ogni anno il numero di rinunce è infatti molto alto, soprattutto perché parecchie famiglie presentano domanda mentre considerano anche altre soluzioni, magari più consone alle loro esigenze. Lo scorso anno (quando i bambini non assegnatari di posto a luglio erano 279) già a ottobre le liste d’attesa erano praticamente esaurite, al punto che anche i richiedenti fuori termine sono stati ammessi; ciononostante in nidi convenzionati e comunali rimasero complessivamente una quindicina di posti vuoti.

“Per rispondere anche ai bisogni di una fetta di coloro che nostro malgrado rinunceranno o che nemmeno hanno fatto domanda, e alla richiesta di maggiore flessibilità che arriva dalle famiglie – spiega l’assessore Cavazza - stiamo mettendo in campo risposte diversificate per la fascia 0-3 anni attraverso il potenziamento dei servizi integrativi e la sperimentazione di nuovi”.

Quest’anno fuori dall’elenco dei nidi tradizionali, quelli aperti continuativamente cinque giorni su sette in genere dalle 9 alle 16, ci sono tre strutture che entrano in funzione in una nuova veste o vedono rafforzata la loro vocazione principale.

Innanzitutto, il primo nido comunale di Modena, il Triva di via Bonaccini, a fine ottobre inaugurerà una serie di servizi: due Centri bambini-genitori in diverse fasce orarie e un servizio Primo incontro per piccolissimi da 0 a 12 mesi. Potrà inoltre accogliere anche un servizio nido al sabato mattina a uno durante le festività natalizie, quando i nidi sono chiusi. La struttura si apre anche alle famiglie, ospitando in particolare laboratori e corsi per genitori. E nei locali del Triva troverà di nuovo una casa adeguata “Il Sognalibro” che avvicina alla lettura i bambini e che per motivi di spazio negli ultimi anni era stato ospitato al Memo di viale Barozzi dove però svolgeva solo servizio di consulenza e formazione. Nella nuova collocazione i piccoli ritroveranno le letture animate e i laboratori.

In secondo luogo, il Momo di piazza Matteotti viene sviluppato come sede privilegiata di servizi integrativi con il potenziamento di centri gioco e laboratori rivolti a diverse fasce d’età e in orari diversi. Il servizio di nido, che si svolgeva esclusivamente al mattino, ha invece potuto spostarsi al San Paolo di via Caselline che in questo modo passa da una a due sezioni e dove i bambini possono usufruire anche della mensa e del giardino interno.

Infine, il Todi, che lo scorso anno ha visto esaurirsi l’ultima sezione rimasta è destinato a ospitare nuovi servizi scolastici a carattere innovativo e per farlo l’Amministrazione procederà tramite un bando pubblico.

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