09/09/2016

EX AMCM / 2 – RESTAURO “INDUSTRIALE” PER L’EX AEM

Intervento rispettoso del carattere dell’edificio un tempo destinato alla produzione di energia. Ampi open space e pareti mobili che rendano flessibile l’uso degli spazi

Da luogo destinato alla produzione di energia elettrica per l’alimentazione della rete tranviaria e per le poche utenze del lontano 1912, anno in cui fu costruita, a Laboratorio Aperto destinato a produrre cultura, spettacolo e creatività. È questa la nuova funzione che avrà l’ex centrale Aem, nel comparto dell’ex Amcm, una volta completati i lavori di manutenzione straordinaria, restauro e rifunzionalizzazione in partenza in questi giorni e il cui avvio è stato presentato alla città in un’iniziativa pubblica.

I lavori, aggiudicati mediante procedura aperta con offerta economicamente più vantaggiosa, sulla base quindi non solo della proposta economica ma anche sulle caratteristiche tecnico-qualitative progettuali, avverranno nel pieno rispetto del carattere “industriale” del fabbricato: sarà infatti caratterizzato da ampi open space e dall’utilizzo di pareti mobili in modo da rendere l’uso degli spazi il più flessibile possibile. In particolare, sono previsti uno spazio per il co-working di 60-70 metri quadrati, due sale riunioni (35 metri per ciascuna), quattro ambienti Labspace, con superfici variabili tra i 30 e i 55 metri quadrati, e una sala conferenze da 50 posti. Tutti ambienti che sorgeranno attorno a una galleria centrale, una piazza coperta di 700 metri quadri, luogo di incontro e contaminazione per le diverse attività che vi si affacciano, nonché ulteriore spazio per la realizzazione di iniziative. E ancora, una zona bar accessibile dall’area esterna che ne garantirà un utilizzo indipendente e un’area wi-fi di metratura compresa tra i 150 e i 200 metri quadrati a disposizione dei Labspace.

L’intervento riguarderà una superficie utile di 1.400 metri quadrati (2.500 quella complessiva) e non interesserà, se non per le predisposizioni impiantistiche, il “Teatro Drama” e i piani superiori del corpo nord a destinazione uffici, in quanto oggetto di un prossimo stralcio. Gli spazi si svilupperanno al piano terra dell’edificio, costituito da tre piani, cui si aggiunge il soppalco, destinato a ospitare i Labspace. Saranno arredati e attrezzati con le più moderne tecnologie disponibili, dal wi-fi a banda larga ad attrezzature tecnologiche adeguate alle diverse attività e sperimentazioni ai software.

I lavori avranno carattere prettamente manutentivo e di conservazione dell’edificio, con la demolizione di elementi incongrui e corpi aggiunti nel corso del tempo in modo artificioso, così da riportarlo alla strutturazione originaria del 1912. Si procederà al restauro delle finestrature sulla parete nord dell’ingresso e verranno realizzate modeste opere murarie finalizzate alla delimitazione del bar, delle centrali tecnologiche e di servizi igienici idonei all’utilizzo da parte di persone con disabilità, del corpo scala con rampe di 120 centimetri di larghezza, di un ascensore e di una passerella di collegamento tra quest’ultimo e la zona dei Labspace, in modo da abbattere le barriere architettoniche.

Le pareti tra la sala riunioni e i Labspace saranno realizzate mediante elementi mobili compattabili e manovrabili insonorizzati, mentre a delimitarli rispetto alla galleria centrale saranno serramenti metallici vetrati. Anche le scale esistenti saranno delimitate con vetro stratificato al fine di garantire la visibilità ma anche l’isolamento acustico delle zone di passaggio rispetto alle zone di lavoro.

Tutti i serramenti esterni saranno sostituiti con nuovi serramenti in acciaio zincato a taglio termico, identici per forma, disegno e colore a quelli preesistenti, dotati di vetroceramica adeguata alle normative di sicurezza e al contenimento energetico. In tutte le aree il riscaldamento sarà a pavimento e saranno posati rivestimenti in resine industriali, mentre i ricambi d’aria saranno garantiti da infissi motorizzati a vasistas nella galleria e manuali negli altri spazi. La centrale termica, collocata nella sua posizione storica, sarà dimensionata per servire anche le zone non oggetto di questo stralcio.

I lavori di restauro esterno saranno preceduti da una fase di indagini e campionature. Le facciate, in mattoni pieni a faccia-vista alternati a intelaiature in cemento armato e tratti intonacati, saranno sottoposte a una accurata pulizia e si procederà al restauro degli stemmi e delle insegne in cemento. Le parti in cemento armato saranno soggette a risanamento, dove necessario si procederà al rinforzo dei pilastri in muratura e gli spazi verranno intonacati con materiale analogo per composizione e colori all’originale. È previsto anche il risanamento delle pavimentazioni pedonali che contornano il fabbricato e dell’area cortiliva limitrofa, oltre alla realizzazione di una recinzione perimetrale a delimitazione dell’area di intervento, la costruzione di nuove caditoie, di una linea di scarico delle acque meteoriche, oltre a quella per le acque nere.

 

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