29/09/2016

NIDI / 2 – SI STA ACCORCIANDO LA LISTA D’ATTESA

L’assessore Cavazza risponde all’interrogazione di Arletti del Pd: Già esaurita la graduatoria dei nati nel 2016. Ampliamento dei servizi integrativi

La graduatoria dei bambini in attesa di un posto al nido si è rapidamente accorciata per effetto delle rinunce ed è destinata a diminuire ancora. In ogni caso, se si verificasse la necessità di ampliare l'offerta, l’Amministrazione conferma la disponibilità a stanziare ulteriori risorse.

Lo ha ribadito l’assessore Gianpietro Cavazza rispondendo all’interrogazione di Simona Arletti del Pd sulle liste di attesa negli asili nido. Durante l’illustrazione al Consiglio comunale di giovedì 29 settembre, la consigliera ha sottolineato che l’interrogazione raccoglie le preoccupazioni delle famiglie rimaste da subito in lista d’attesa e ha chiesto “se è vero che la lista d’attesa sarà esaurita nel giro di pochi mesi,e se s’intende mettere in campo ulteriori risorse nel caso così non fosse, quali altri servizi educativi alternativi al servizio classico di nido si intende offrire”.

L’assessore ha spiegato che sono 173 le famiglie che hanno rinunciato al servizio di nido d’infanzia già prima dell’avvio del nuovo anno scolastico. Le domande attive sono quindi passate dalle iniziali 1105 alle attuali 932 a fronte di 731 nuovi posti disponibili. È esaurita la lista d’attesa dei bambini richiedenti un posto al nido, nati nel 2016 che hanno già compiuto i tre mesi con 13 posti rimasti vuoti e offerti ai richiedenti fuori termine. Per quanto riguarda le altre classi di età, sono rimasti 12 posti vuoti che sono stati offerti agli attuali esclusi. Inoltre, nei primi mesi dell'anno scolastico si verifica un trend di rinunce costante pari al 30 per cento di cessazioni rispetto alle domande; se il trend fosse confermato, a dicembre le rinunce complessive sarebbero intorno alle 330 con il risultato finale di una graduatoria attiva con 45 richiedenti, ma contemporaneamente, come negli anni precedenti, la possibilità di offrire a tutti coloro che hanno fatto domanda i posti che si rendono disponibili. Ci sono infatti famiglie che richiedono un numero ridottissimo di strutture e che sono interessate esclusivamente a un posto in uno specifico nido. Di conseguenza tutti gli anni permane una quota di domanda inevasa che coesiste con posti vuoti. Gli ultimi tre anni scolastici si sono conclusi con una graduatoria attiva pur avendo ricevuto un'offerta di posto nido tutti i bambini richiedenti.

Rispetto ai servizi alternativi al nido tradizionale, l’assessore ha ricordato i nuovi servizi in partenza al Polo d’infanzia Triva e la possibilità, attiva dallo scorso anno scolastico, di attivare in tutti i servizi il prolungamento orario autogestito dalle famiglie e sostenuto economicamente dal Comune, consentendo sperimentazioni più flessibili e più rispondenti alle effettive esigenze.

“Oltre a questi servizi che ampliano la flessibilità per rispondere alle famiglie che non trovano sufficiente conciliazione nei nidi tradizionali – ha affermato Cavazza - si è ampliata da quest'anno scolastico l'offerta di servizi integrativi che accolgono bambini e famiglie insieme per permettere percorsi di socializzazione e inclusione già dai primi mesi di vita”.

Replicando Simona Arletti ha detto di cogliere “chiaro l’indirizzo a fornire servizi alternativi rispetto al nido tradizionale” e ha posto l’accento sulla “disponibilità dell’Amministrazione a stanziare nuove risorse in caso la lista d’attesa non si esaurisse”, sottolineando l’attenzione da prestare a casi particolari “pur rendendosi conto che il servizio non può essere di competenza territoriale”.

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