22/09/2016

REFERENDUM / 2 – IL DIBATTITO IN CONSIGLIO

Dopo la trasformazione in interpellanza, gli interventi di Per me Modena, Sel, Movimento 5 stelle, Pd e la replica del consigliere Rocco (Fas Sinistra italiana)

Dopo la risposta del sindaco Gian Carlo Muzzarelli, l’interrogazione sull’appello del ministro Del Rio per il referendum, proposta da Francesco Rocco (Fas Sinistra italiana) durante il Consiglio comunale di oggi, giovedì 22 settembre, è stata trasformata in interpellanza su richiesta di Domenico Campana (Per me Modena). Il consigliere ha esordito dichiarando di credere al sindaco quando dice di non aver ricevuto alcuna lettera, “ma – ha detto – rispetto al fatto che una lettera ci sia o no, il ministro l’ha annunciata e questo è rilevante, grave e anche largamente incosciente: un ministro non può ritenere legittimo chiedere ai sindaci di schierarsi su una questione come questa. Il ruolo istituzionale dei sindaci infatti impone che promuovano e facilitino il più possibile il confronto”. E Marco Chincarini ha aggiunto che “se anche la lettera non è pervenuta, a noi interessa sapere come il sindaco intenda rispondere a questo appello qualora sia vero, in veste istituzionale e non come privato cittadino. La sua posizione come libero cittadino è per il sì, ma non abbiamo capito come intende porsi come sindaco per il bene della città. Io per esempio, come libero cittadino voterò no, ma non intendo usare questo Consiglio per fare campagna”.

Affermando, come tutti gli altri consiglieri, di credere al fatto che il sindaco non abbia ricevuto alcuna lettera, Marco Cugusi (Sel) si è chiesto se, “nel caso un domani la ricevesse, avrebbe la sensibilità politica di rispedirla al mittente, rifiutandosi di fare da tramite per la costituzione di comitati per il sì, anche se ha già dichiarato che non prenderà parte attiva ai comitati”.

Per il Movimento 5 stelle, Mario Bussetti ha giudicato “grave il comportamento del ministro che ha travalicato la sua funzione” e si è augurato che “la funzione pubblica si faccia carico di stimolare un dibattito in cui entrambe le posizioni possano esprimersi. Ma, anche se la lettera non è arrivata, la notizia era di dominio pubblico e il sindaco avrebbe potuto fare una comunicazione per dire che non la riteneva corretta”.

Paolo Trande, Pd, ha sostenuto che il punto sostanziale della questione è capire “se è stata o meno violata la terzietà delle istituzioni. Quella lettera, che a Modena non è arrivata, andrà esaminata per verificare se è stata scritta sulla carta intestata del ministero, ma non è questa la sede per farlo. Il cittadino, per quanto speciale, Muzzarelli ha diritto di esprimere la propria posizione sul referendum ma è ben consapevole che il suo pronunciamento non deve confliggere con il principio sacrosanto della terzietà delle istituzioni, anche se in alcuni casi il limite è molto difficile da definire”.  

Nella replica, Francesco Rocco (Fas Sinistra italiana) si è dichiarato “deluso dalla risposta del sindaco. E voglio chiedere ancora se questa lettera l’ha ricevuta. Se non l’ha ricevuta, il problema non esiste”.

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