27/10/2017

VARIAZIONE DI BILANCIO E DUP, IL DIBATTITO IN CONSIGLIO

Gli interventi di Art.1-Mdp-Per me Modena, Pd, Fi e M5s prima dell’approvazione

La variazione di bilancio, che prevede 800 mila euro di maggiori investimenti nel 2017, quasi totalmente dedicati all’edilizia residenziale grazie a un contributo regionale di 789 mila euro, e 201 mila euro in spese legali relative al processo chioschi, è stata approvata dal Consiglio comunale di Modena nella seduta di giovedì 26 ottobre. La manovra, presentata in aula dall’assessore al Bilancio Andrea Bosi, ha ottenuto il voto a favore di Pd e Articolo Uno-Mdp-Per me Modena; contrari invece FI, M5s e Idea-Pel.

Con la variazione sono stati approvati anche il Documento unico di programmazione 2018-2020, che definisce l’orizzonte strategico della manovra finanziaria per il prossimo anno e per il triennio, (a favore Pd e Articolo Uno-Mdp. Per me Modena si è astenuta mentre hanno votato contro FI, M5s e Idea-Pel) e un ordine del giorno collegato incentrato su “lavoro, povertà e ambiente” e presentato da Marco Malferrari per Articolo Uno-Mdp-Per me Modena. La mozione è stata approvata con il voto a favore di Art.1-Mdp Per me Modena, quello contrario di FI e Idea-Pel e l’astensione del M5s.

Aprendo il dibattito per Art.1-Mdp-Per me Modena, Francesco Rocco, in relazione al Dup, ha affermato che “la progettualità locale risulta bloccata a causa di regole nazionali che rendono le amministrazioni territoriali delle mere appendici alle quali riservare solo il compito di ratificare quanto già deciso in sede centrale”. È evidente quindi, ha proseguito, che in questo contesto “il Dup risulta carente di progettualità che abbiamo provato a integrare attraverso il nostro ordine del giorno”. “Un documento senza ambizione”, è il giudizio di Marco Chincarini sul Dup, “che ricalca i precedenti sui quali Per me Modena si è sempre astenuta. Mancano anche in questo caso temi chiave trattati in Consiglio come l’integrazione dei due ospedali, le barriere architettoniche, il trasporto pubblico locale di cui si dice solo che va potenziato e migliorato, il sito Unesco”.

Secondo Adolfo Morandi (FI), il Dup si limita “a ripetere le strategie e le politiche già delineate dall’inizio del mandato del sindaco”. Il documento contiene molti dati e informazioni nuove ma “gli indirizzi non contengono novità reali su come promuovere strategie che vadano incontro a esigenze mutate. Servirebbero – ha concluso – politiche in discontinuità con il passato e non in continuità come invece sono”. Partendo dalle spese legali per i chioschi, Giuseppe Pellacani ha sostenuto che “dopo la sentenza di assoluzione e il dissequestro, sarebbe ora che l’Amministrazione si desse da fare per restituire il Parco delle mura ai cittadini e anche agli operatori che hanno subito danni che vanno ben oltre il rischio di impresa. Era stato annunciato un progetto di rivitalizzazione: vorrei vederlo attuato per la prossima primavera insieme a un progetto preciso per le attività”.

Intervenendo a commento dell’ordine del giorno, Tommaso Fasano (Pd) ha sottolineato che c’è bisogno di avere maggiori informazioni, “anche incrociando i dati di banche dati diverse, per avere un quadro sempre più aderente alla realtà e a cosi minori, ma anche per verificare qual è il livello di applicazione delle misure regionali e nazionali contro la povertà e come si integrano con quelle comunali”. Per Marco Forghieri il Dup “consegna un quadro onesto della città, non esente da preoccupazioni mentre l’ordine del giorno conferma la necessità di affrontare questioni importanti come la mobilità pubblica e il saldo zero nel consumo del territorio, anche se – ha sottolineato – in questa città il dato reale dice ce abbiamo il 23 per cento di territorio urbanizzato”.

Secondo Mario Bussetti, M5s, il Dup “mostra una situazione statica e incagliata, anche se non è del tutto dipendente da scelte comunali, che dà la sensazione che le risorse siano bloccate”. Nel documento, afferma il consigliere, non si dà abbastanza rilevanza agli investimenti, “sui quali manca una valutazione qualitativa che faccia capire quali sono i risultati attesi”, e non si affrontano i temi della riorganizzazione dei servizi sociali, della mobilità, “e vediamo le ricadute in termini ambientali”, e della progettazione culturale, in particolare del Sant’Agostino.

Azioni sul documento