24/03/2017

ATTRAVERSAMENTI VIA SIGONIO, SI VALUTANO LUCI A RASO

L’assessore Giacobazzi ha risposto in Consiglio a sei interrogazioni sulla viabilità

In via Sigonio all’ingresso dell’ex Amcm viene confermata la necessità di mantenere due attraversamenti pedonali, ma verrà fatta una verifica puntuale delle eventuali interferenze tra illuminazione pubblica e vegetazione esistente, prevedendo potature e vagliando soluzioni, come gli illuminatori a raso, che rendano visibili gli attraversamenti da una distanza maggiore.

Lo ha annunciato l’assessore alla Mobilità Gabriele Giacobazzi rispondendo a una delle sei interrogazioni relative alla viabilità cittadina discusse in Consiglio comunale nella seduta di giovedì 23 marzo e quasi tutte trasformate in interpellanza. Complessivamente, l’assessore ha evidenziato che i dati d’incindentalità degli incroci oggetto di interrogazioni, scarsamente frequenti e senza esiti fatali, non li riconducono tra quelli con situazioni di particolare criticità.

L’interrogazione che ha chiesto misure per rendere più visibili gli attraversamenti su via Sigonio è stata presentata dal consigliere Giuseppe Pellacani (FI), che ne ha presentata anche una seconda per porre l’attenzione sull’incrocio tra via Bellinzona e via Medaglie d’Oro, dove ha lamentato “code e inquinamento” a causa delle “rilevanti e inconsuete dimensioni dell’attuale banchina”. L’assessore, in questo caso, ha precisato che “l’intervento di ampliamento degli spazi pedonali e l’introduzione di ‘orecchie’ carrabili a contenimento dei raggi interni alle svolte, ha consentito una riduzione dell’attraversamento pedonale su via Bellinzona, che ha portato a un significativo calo degli incidenti”.

Rispetto all’incrocio tra via Sassi e via Tamburini, oggetto di un’interrogazione di Adolfo Morandi (FI) che ha chiesto se sono state avviate procedure per metterlo in sicurezza, Giacobazzi ha parlato di “pericolosità in relazione a comportamenti non regolari” e ha precisato la volontà dell’Amministrazione di inserire l’area tra le zone a 30 chilometri orari, come già previsto dal Piano Mobilità ciclabile. “Data la struttura della strada e degli edifici intorno – ha però precisato – non è consigliabile la collocazione di dossi rallentatori, per i problemi di rumore e vibrazioni che possono generare”. Anche la consigliera Baracchi (Pd) è intervenuta per “fare appello al buon senso: rispettando le regole – ha affermato – faremmo tutti un passo avanti”. Il consigliere Morandi ha inoltre presentato un’interrogazione sul “pericolo all’incrocio tra via Barozzi e via Vecchi”, rispetto al quale l’assessore ha chiarito che “con i lavori della ciclabile di via Barozzi, che partiranno a breve, si opererà un restringimento delle corsie e la sosta verrà spostata più all’interno della rete stradale, con un riassetto della segnaletica e delle geometrie che miglioreranno le condizioni di visibilità”.

L’assessore ha poi risposto a un’interrogazione di Vincenzo Walter Stella di Art.1 – MDP, presentata insieme a Simona Arletti del Pd sui lavori di trasformazione in zona 30 della zona Sacca, oggetto di un percorso partecipativo con i cittadini: “Il progetto esecutivo di completamento di questa zona 30 è pronto – ha chiarito l’assessore – e prevede la realizzazione di due attraversamenti rialzati su via Paltrinieri, la riorganizzazione dell’accesso/uscita dalla polisportiva e la predisposizione di specifica segnaletica. Siamo in attesa di finanziamento – ha aggiunto – e speriamo di poterlo mettere tra le priorità”. Sulle zone 30 è intervenuto anche il consigliere Marco Rabboni del M5s, che ha ricordato: “In sede di approvazione di Bilancio è stato bocciato un nostro emendamento che chiedeva di trasferire 100 mila euro in interventi per nuove zone 30 e ora ci viene detto che non ci sono i fondi. Chiediamo maggiore attenzione su questo argomento”.

Giacobazzi ha infine risposto a un’interrogazione di Antonio Carpentieri (Pd) sull’incrocio tra via Nonantolana e strada Fossamonda nord, che evidenzia la pericolosità delle fermate dei mezzi pubblici nel punto cosiddetto Ponte Perlina “per accessibilità e fruibilità in quanto attraversare la strada Nonantolana risulta assai complicato per non dire pericoloso”. L’assessore ha precisato, in particolare, che il tratto è di competenza provinciale, ma che “le difficoltà sono reali” e “l’Amministrazione, insieme agli uffici tecnici della Provincia e ad Amo, ha già individuato una soluzione che prevede la realizzazione di un attraversamento pedonale in due tratti, con isola salva pedoni”.

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