15/06/2017

ORTI URBANI, L’INAUGURAZIONE UFFICIALE SABATO 17 GIUGNO

Il taglio del nastro alle 11 in via Capuana. Presenti il sindaco Muzzarelli e gli assessori al Welfare e all’Ambiente. Sono 60 gli ortolani che li coltivano

Saranno inaugurati ufficialmente sabato 17 giugno gli orti urbani realizzati dal Comune di Modena in via Capuana e assegnati, con un bando, a 60 “ortolani” che in queste settimane hanno ottenuto i loro primi prodotti. La festa per l’inaugurazione, aperta a tutti i cittadini, inizierà alle 11 e vedrà la partecipazione del sindaco Gian Carlo Muzzarelli, degli assessori al Welfare Giuliana Urbelli e all’Ambiente Giulio Guerzoni, e della presidente del Comitato di gestione degli Orti Antonella Bernardo. Saranno presenti anche tecnici di Hera che daranno informazioni sul compostaggio e, dopo il taglio del nastro, ci sarà un rinfresco offerto dagli ortolani.

Dei 60 ortolani, che possono coltivare ortaggi, piante officinali e fiori non a scopo di lucro, 36 sono uomini e 23 donne con età compresa tra i 18 e i 54 anni che vede la predominanza della fascia tra i 30 e i 50; hanno occupazioni e formazioni molto differenti e risiedono tutti a Modena anche se in diverse zone della città. A loro si aggiunge un’associazione, il Gruppo di acquisto solidale GasMo.

La concessione ufficiale degli orti a uso gratuito è avvenuta lo scorso dicembre sulla base di un progetto, messo a punto dagli assessorati al Welfare e all’Ambiente, per valorizzare spazi inutilizzati del tessuto urbano sostenendo la produzione alimentare biologica, a chilometro zero e stagionale destinata al consumo familiare o collettivo, in una prospettiva di miglioramento della qualità della vita e anche di supporto alle famiglie in difficoltà per la spesa alimentare. Al tempo stesso, sulla scorta di quanto da molti anni ormai avviene negli orti per anziani, l’attività di socializzazione e animazione promossa nell’area ortiva intende favorire la coesione e il presidio sociale. Tra i requisiti preferenziali per l’assegnazione, l’aver partecipato da volontari alla rigenerazione di un bene comune o l’essere iscritti all’elenco dei cittadini attivi “Io partecipo”, istituito presso i Quartieri, e l’impegno a curare l’orto con tecniche di coltivazioni anche alternative o comunque rispettose dell’ambiente.

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