13/09/2017

CESARE LEONARDI / 2 – IL PROGETTO TRA ARTE, NATURA, CULTURA

Cenni della biografia artistica e professionale del poliedrico architetto modenese

Cesare Leonardi si laurea in architettura nel 1970 a Firenze, dove segue i corsi di Adalberto Libera, Ludovico Quaroni, Leonardo Savioli. Nel 1963 apre a Modena con Franca Stagi uno studio che si afferma nella realizzazione di oggetti di design in vetroresina. La Poltrona Nastro, il Dondolo, la Poltrona Guscio e altri arredi, compaiono su riviste e libri di design internazionali, e sono esposti nei più importanti musei del mondo: Moma di New York, Victoria and Albert Museum di Londra, Vitra Design Museum di Weil am Rhein.

Parallelamente, a partire dagli anni Settanta, lo studio si occupa di architettura e di parchi pubblici. La proposta per Parco della Resistenza a Modena (1970) ha come fondamento lo studio degli alberi: una ricognizione fotografica di oltre 300 specie arboree, ridisegnate in scala 1:100, e raccolte, dopo vent’anni di lavoro, nel volume L’Architettura degli Alberi (di Cesare Leonardi e Franca Stagi, Mazzotta 1982), ancora oggi strumento importante per la progettazione del verde. Si realizzano progetti come il Centro Nuoto di Vignola (1975), il Centro Nuoto di Mirandola (‘77-‘80), il restauro del Collegio San Carlo (‘77) e Parco Amendola (‘81).

Dal 1983 Leonardi avvia una attività autonoma in cui la ricerca e la sperimentazione sono prevalenti e orientate alla definizione di un ‘sistema’. I Solidi e la Struttura Reticolare Acentrata (SRA) testimoniano tale approccio sia rispetto agli oggetti di arredo che al verde e al territorio. I Solidi nascono come una produzione interamente artigianale senza committente, ‘per sé’. Sono progettati a partire da un unico materiale, il legno d’abete verniciato giallo di spessore 27 mm (solitamente utilizzato come cassaforma per il calcestruzzo) e da un solo formato, una tavola larga 50 centimetri e lunga 150 (o multipli e sottomultipli 100, 150, 200, 250, 300 centimetri), tracciata e tagliata, senza scarto di materiale. Da questo limite apparente scaturiscono innumerevoli possibilità, tanto che i prototipi realizzati sono centinaia (sedie, poltroncine, sgabelli, tavoli, armadi, divani). Analogamente, le applicazioni della SRA mostrano la flessibilità di una maglia poligonale modulare, capace di adattarsi al contesto e accogliere il cambiamento creando un ambiente in cui uomini e alberi convivono in equilibrio, come testimonia la Città degli Alberi di Bosco Albergati a Castelfranco Emilia (1990).

L’attività di fotografo di Leonardi, invece, risale alle origini e lo accompagna in tutta la sua produzione quale strumento per documentare, indagare, scoprire. Fotografa gli alberi nelle diverse stagioni, le ombre proiettate a terra e sugli edifici, le città, le architetture storiche, le sculture, gli oggetti di design, la vita quotidiana.

Dal 2000, terminata l’attività professionale, si dedica principalmente alla fotografia, alla scultura e alla pittura.

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