11/01/2018

ROTATORIA VIA EMILIA EST, “SCAVI CONFORMI DELLA BIANCHINI”

L’assessore ha risposto all’interrogazione del consigliere Galli (FI) precisando che l’azienda Cmb nella realizzazione ha effettuato un subappalto in modo regolare

“Per la realizzazione della rotatoria di via Emilia est, nel 2002, l’azienda Cmb ha subappaltato in modo del tutto regolare i lavori di sbancamento terra all’azienda Bianchini di San Felice, che ha effettuato lo scavo e ha portato il materiale dove doveva essere conferito”.

Lo ha detto l’assessore alla Mobilità e Lavori pubblici Gabriele Giacobazzi nella seduta del Consiglio comunale di giovedì 11 gennaio rispondendo all’interrogazione, trasformata in interpellanza, del capogruppo di FI Andrea Galli sulla rotonda di via Emilia est.

Il consigliere ha chiesto se risulta che i lavori di sbancamento e movimento terra della rotonda provvisoria e di quella definitiva siano stati realizzati direttamente o sub appaltati a terzi dalla ditta aggiudicatrice, “quali sono le ditte subappaltatrici e se sono emerse nel frattempo, per le stesse aziende, problematicità di natura giudiziaria”.

Giacobazzi ha ricordato che “il materiale utilizzato per la rotatoria, al tempo era ritenuto idoneo per normativa. Solo successivamente è stato escluso per idoneità”. L’assessore ha poi spiegato che “l’impresa Bianchini, dalle cronache dei giornali, risulta coinvolta nel processo Aemilia, ma non ci sono irregolarità riconducibili alla realizzazione della rotatoria in via Emilia est”.

Sul tema è intervenuto Marco Rabboni del M5s che ha chiesto entro che termini di scadenza il Comune chiederà o pretenderà lo smantellamento della rotatoria: “Quando pensate di fare un ultimatum per lo smantellamento visto che sono passati già due anni dall’ultima conferenza dei servizi?”.

Anche Marco Chincarini di Art.1 – Mdp – Per me Modena ha chiesto “quando verrà fatta la bonifica e si potrà dare risposta ai cittadini. Nella scorsa interrogazione sul tema, l’assessore ha precisato che non c’è un diritto edificatorio sull’area”, ha proseguito. “Con la nuova legge urbanistica – ha chiesto ancora – quell’area potrebbe diventare edificabile? La bonifica come deve essere gestita in questo caso?”.

Nella replica, il consigliere Galli ha commentato: “Nessuno l’ha chiesto e voi non l'avete detto, ma mi sembra molto grave che quei lavori siano stati fatti dalla ditta Bianchini. Lì sotto potrebbe esserci qualsiasi tipo di porcheria e voi dovete operare immediatamente. Dieci anni da quando sono stati fatti i lavori sono un tempo sufficiente: è ora di smetterla con questo attendismo. Andate a battere sulle spalle di coloro che hanno appaltato alla ditta Bianchini”.

In chiusura di dibattito, l’assessore Giacobazzi ha comunicato che alla fine della prossima settimana “è prevista la riunione conclusiva della Conferenza dei Servizi, in cui speriamo che l’azienda comunichi la volontà di intervenire per la bonifica. Quell’area – ha continuato – è agricola ma interventi edificatori ammissibili in zona agricola sarebbero possibili comunque previo bonifica. La nuova legge non ha alcun effetto al momento su quell’area e sarà proprio il Consiglio a decidere cosa il nuovo Piano urbanistico potrà fare”. Rispondendo a Galli, Giacobazzi ha infine sottolineato che “i tecnici comunali nel 2002 non erano in grado di sapere cosa avrebbe fatto l’impresa Bianchini nel 2012 dopo il sisma. La rotatoria provvisoria, così come quella definitiva – ha aggiunto concludendo – sono state oggetto di campionature e sono state ampiamente studiate attraverso l’analisi dell’Ausl”.

Azioni sul documento