29/10/2014

PATTO / 2 – SBLOCCA MODENA, SMART CITY E AREA VASTA

In Consiglio comunale una delibera per accelerare le pratiche urbanistiche su riqualificazione e rigenerazione urbana. E progetti per l’innovazione tecnologica

Per avviare il percorso partecipato di revisione del regolamento urbanistico ed edilizio (Rue), al Tavolo saranno invitati gli ordini professionali e gli altri soggetti rappresentativi del settore. E’ un esempio di come il Patto indichi le modalità di lavoro e le priorità di intervento tra le quali c’è la semplificazione amministrativa. Va in questa direzione anche la delibera di indirizzi Sblocca Modena che verrà proposta al Consiglio comunale nelle prossime settimane per accelerare le pratiche in corso, in particolare varianti urbanistiche relative a progetti celermente cantierabili di riqualificazione e rigenerazione urbana.

Il documento prevede anche un forte impegno nell’innovazione tecnologica, a partire dal programma Smart City già presentato in Consiglio, programmando la copertura della città con wi fi libero e gratuito, un’estesa connessione con rete a banda larga, la mappatura delle aree produttive rispetto alle esigenze di connessione, un miglioramento dell’efficienza e della trasparenza della pubblica amministrazione.

La prospettiva di area vasta che garantisce la nuova Provincia come Unione dei Comuni permette interventi di semplificazione e di razionalizzazione anche rispetto al ruolo della Conferenza sanitaria territoriale, all’Agenzia per la mobilità, all’Agenzia provinciale per l’energia, alla Fondazione Democenter Sipe, al Consorzio aree produttive e, più in generale, rispetto agli enti locali collocando a livello provinciale diverse attività di supporto tecnico e amministrativo come, per esempio, un “data center” unico o un servizio di  sostegno alla ricerca pedagogica e all’attività didattica e formativa a favore del personale scolastico e delle famiglie che potrebbe avvalersi del multicentro educativo Sergio Neri (Memo).

Il documento, inoltre, propone una strategia di istituzioni e mondo associativo per “l’attrazione di capitali, talenti e turisti”. E rispetto a Expo 2015 la strategia è articolata su tre direttrici: la presenza di Modena all’esposizione universale; l’attrazione a Modena di visitatori provenienti da tutto il mondo; la trasformazione dell’evento in un volano per consolidare e innovare le prospettive del nostro sistema agroindustriale ed enogastronomico.

La promozione unitaria della città e del territorio è anche la chiave per affrontare il tema del turismo e della valorizzazione delle eccellenze, con un ruolo strategico del centro storico cittadino: “La strategia – è spiegato – sostiene e richiede la rivitalizzazione e qualificazione del centro storico, a partire dagli accessi, dalle soluzioni di mobilità sostenibile e dalla valorizzazione di un sistema di piazze riconoscibili per funzioni, identità e opportunità di aggregazione. Il cuore della città deve altresì assolvere alla funzione di hub turistico su area vasta”. Su Modenaamoremio, società di riferimento per la promozione, si devono creare le condizioni “per la confluenza di tutti i soggetti interessati alla valorizzazione del cuore cittadino”.

Rispetto alle politiche di bilancio, il Patto propone il consolidamento dell’autonomia finanziaria del Comune, il rafforzamento della lotta all’evasione e all’elusione fiscale per garantire, in particolare, maggiori risorse per gli investimenti. “Per realizzare obiettivi di particolare urgenza o di conclamato interesse generale – è scritto nel documento – si potrà usare, previo ampio coinvolgimento e confronto con cittadini e parti sociali,  la leva fiscale per chiare, delimitate e temporalmente definite manovre di scopo”. Mentre il patrimonio pubblico di aree ed edifici “dovrà diventare una leva effettivamente disponibile per strategie di valorizzazione, dismissione e rigenerazione”.

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