27/11/2014

IL CONSIGLIO APPROVA LE DUE VARIAZIONI DI BILANCIO

Pd, Sel, Per me Modena e CambiaModena a favore della riduzione dei mutui

Il Consiglio comunale di Modena ha approvato le due variazioni di bilancio, presentate in aula dall’assessora al Bilancio Ludovica Carla Ferrari giovedì 27 novembre. Le due delibere prevedono rispettivamente l’estinzione di una quota di 7 milioni e 484 mila euro di mutui per ridurre l’indebitamento complessivo, e la variazione al Programma triennale dei lavori pubblici.

A favore dell’estinzione anticipata dei mutui hanno votato il Pd, Sel, Per me Modena e CambiaMo. Astenuti M5s e FI.

La variazione al Programma triennale dei lavori pubblici ha ottenuto il voto favorevole di Pd e Sel. Contrari M5s, FI e Ncd. Astenuti Per me Modena e CambiaModena.

Discutendo della variazione per l’estinzione dei mutui, Marco Rabboni (M5s) si è chiesto se l’avanzo di bilancio si sia creato “perché sono stati sbagliati i calcoli su tasse e contributi chiesti ai cittadini in rapporto a quello che poi si è effettivamente speso”. Secondo Adolfo Morandi (FI) “i conti del 2014 mostrano un andamento molto diverso da quello prospettato nel bilancio preventivo: il Comune ha aumentato le tasse e prodotto avanzi. Si continua con l’idea che la città possa essere tartassata”. Per il Pd Grazia Baracchi ha sottolineato “che il Patto di stabilità blocca le risorse per gli investimenti: l’auspicio è quindi che tutta la normativa sul patto di stabilità possa essere rivista per i Comuni come Modena che hanno sempre agito in modo virtuoso”.

Per quanto riguarda la variazione al Programma triennale dei lavori pubblici, Marco Rabboni (M5s) ha puntato l’attenzione sui fondi che saranno reinvestiti nella ristrutturazione del palazzo ex Poste “che non si sa ancora per cosa verrà utilizzato. Magari c’era un modo più utile per spenderli”. Per il Pd Diego Lenzini ha sottolineato come virtuoso “il lavoro certosino compiuto dall’amministrazione comunale per recuperare 800 mila euro da destinare a investimenti”. Infine, Adriana Querzè (Per me Modena) ha sostenuto che “resta sottodimensionato l’intervento rispetto alla manutenzione” e che “con un patto di stabilità punitivo e dopo che la virtuosità della città non è stata premiata, la variazione avrebbe potuto avere contenuti diversi”.

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