10/02/2014

MENO TASSE SU PRIMA CASA E “TASI 0” PER GLI ALTRI IMMOBILI

Ecco le scelte principali del bilancio del Comune di Modena, insieme a un’ulteriore riduzione della spesa. Documento in Consiglio il 20 febbraio

Un riduzione complessiva di oltre sei milioni di euro delle imposte comunali, con un calo rispetto al 2012 di quelle sulle abitazioni principali dove la Tasi prende il posto dell’Imu, ma sarà applicata al 2,5, con una forte riduzione rispetto al 5,2 per mille fin qui previsto dalla vecchia imposta municipale. Per tutti gli altri immobili, invece, non verrà introdotta la nuova tassa: la Tasi sarà quindi pari a zero e su di loro si applicherà solo l’Imu, con aumenti sulle tipologie edilizie, ma diminuzioni significative su tutti i beni strumentali delle imprese. Unica esclusione: gli immobili strumentali all’attività agricola, esentati dall’Imu ma con aliquota Tasi standard  all’1 per mille.

Insieme a un’ulteriore riduzione della spesa comunale di 3,4 milioni, al blocco di tariffe e addizionale Irpef e a un notevole calo dei trasferimenti dallo Stato, sono questi gli aspetti principali della proposta di bilancio preventivo del Comune di Modena che è all’esame delle commissioni consiliari dopo un percorso di confronto sviluppato dalla giunta nelle scorse settimane con le organizzazioni sindacali e le associazioni di categoria. L’obiettivo è presentare il documento al Consiglio comunale giovedì 20 febbraio.

“Rimangono molte incertezze sul quadro nazionale, per la mancanza di dati definitivi su aliquote e detrazioni Tasi e sui trasferimenti agli enti locali – spiega l’assessore al Bilancio Giuseppe Boschini – ma le scelte politiche di fondo sono chiare: di fronte al taglio secco sul 2014 di circa 27,5 milioni di euro effetto della spending review e soprattutto dell’abolizione dell’Imu sulle abitazioni principali e altri immobili, il Comune di Modena ha deciso di non recuperarli tutti utilizzando la leva della nuova tassa sui servizi indivisibili (Tasi) ma di continuare il percorso di riduzione e razionalizzazione della spesa – sottolinea Boschini – per ridurre il peso fiscale su famiglie e imprese, cercando anche di semplificare le cose a chi si deve districare tra le nuove tasse. In concreto, mentre per legge le imposte locali della Iuc salgono a tre (Imu, Tasi, Tari), a Modena nessun cittadino o impresa ne pagherà più di due, evitando quindi di aggiungere nuove file, nuovi bollettini, nuovi pagamenti rispetto all’anno scorso”.

Il valore complessivo del bilancio nella versione armonizzata, che prevede per la prima volta un Documento unico di programmazione 2014-2016, sarà per il 2014 di 328 milioni di euro, con le spese correnti che scendono a 247 milioni, contro i 266 dell’assestato 2013. “La riduzione effettiva della spesa sarà di circa tre milioni e mezzo portando il totale a un meno 9 per cento negli ultimi tre anni” sottolinea Boschini indicando nella razionalizzazione dei servizi, nel personale e negli incarichi i principali ambiti di interventi sui tagli, “accompagnati, però, da un impegno ancora maggiore nella lotta all’evasione fiscale, per cui prevediamo quest’anno un ulteriore aumento del 18 per cento”.

Grazie al lavoro svolto per partecipare alla sperimentazione nazionale sul bilancio armonizzato, inoltre, il Comune di Modena dovrebbe entrare nel ristretto “club” dei Comuni riconosciuti “virtuosi” e “ci aspettiamo che questo porti una significativa riduzione del Patto di stabilità – aggiunge Boschini – garantendoci più opportunità sul fronte degli investimenti”.

I trasferimenti dallo Stato, invece, sono destinati a calare ulteriormente passando dai 15 milioni dell’assestato 2013 a poco più di sei milioni nel 2014 con l’indice di autonomia finanziaria del Comune che sale dall’86 al 92 per cento.

 

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