10/04/2014

VOTO PER VOTO, ECCO LA PAGELLA “ECOSISTEMA MODENA”

Dall’aria all’acqua, dai rifiuti alla mobilità, fino ad ambiente urbano, energia e politiche ambientali. I dati sono on line. Arletti: “Indicatori in miglioramento”

La qualità dell’aria che leggermente migliora, pur rimanendo uno degli aspetti più critici; il primo posto per la depurazione dell’acqua, ma anche un campanello d’allarme per la dispersione della rete acquedottistica; una forte produzione di rifiuti, con la crescita della raccolta differenziata; molti autoveicoli in circolazione, ma grande attenzione alla mobilità sostenibile. E poi l’impegno per la qualità dell’ambiente urbano, nelle politiche energetiche e in quelle ambientali.

Sono gli elementi principali che emergono dalla ricerca “Ecosistema Modena”, il rapporto curato da Ambiente Italia che ha preso in esame i dati dal 2009 al 2012 di sette aree: aria, acqua, rifiuti, mobilità e trasporti; verde urbano, politiche energetiche e politiche ambientali. La ricerca, on line in una nuova sezione della Rete civica MoNet: www.comune.modena.it/ambiente/ecosistema, è una versione approfondita in chiave locale del rapporto “Ecosistema Urbano”, curato da AmbienteItalia con Legambiente e pubblicato dal “Sole 24 ore”. L’obiettivo del progetto è quello di fornire ai cittadini una piattaforma aggiornata e aggiornabile con gli anni che riporti i risultati ambientali analizzati dall'istituto di ricerca.

“La gestione delle politiche ambientali nelle città è uno degli argomenti più complessi e discussi a livello mondiale. I dati Onu prevedono che nel 2050 il 75 per cento degli abitanti del pianeta vivrà in un contesto cittadino”, commenta Simona Arletti, assessore all’Ambiente del Comune di Modena che aggiunge: “Per questo abbiamo scelto di farci analizzare da un istituto di ricerca per monitorare le nostre performance ambientali e darne conto ai cittadini. Come sappiamo l’aspetto più critico, dovuto principalmente a traffico e situazione geografica del territorio, è quello dell’inquinamento atmosferico, ma i dati segnano un progressivo miglioramento. Non mancano altri elementi di criticità, ma è molto buono il risultato sulla gestione dei rifiuti e, soprattutto, quello sulle politiche di risparmio energetico che ci portano ai primi posti della classifica dei comuni capoluogo di medie dimensioni”.

Il rapporto impiega 26 indici tematici basati su una settantina di indicatori primari per confrontare tra loro 104 capoluoghi di provincia italiani. Al fine di garantire la massima comparabilità le città sono state divise in tre gruppi omogenei per dimensione demografica (15 città grandi con più 200 mila abitanti; 44 città medie con popolazione tra 80 mila e 200 mila abitanti; 45 città piccole con meno di 80 mila abitanti).

 

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