26/07/2014

SUSAN DABBOUS, A “ORA LEGALE” LA REPORTER RAPITA IN SIRIA

Lunedì 28 luglio ai Giardini Ducali alle 21.30, nell’ultimo appuntamento della rassegna, la giornalista italo-siriana presenta il suo libro “Come vuoi morire?”

Susan Dabbous, giornalista italo-siriana, lunedì 28 luglio alle 21.30 sarà ai Giardini Ducali di corso Canalgrande a Modena per parlare del suo libro “Come vuoi morire?” (edito da Castelvecchi) che racconta la drammatica esperienza del suo rapimento in Siria avvenuto lo scorso anno. L’appuntamento, a partecipazione libera e gratuita, è l’ultimo della rassegna “Ora Legale”, nell’ambito dell’Estate modenese organizzata dal Comune, nella selezione di eventi “Hera per Modena”.

Susan Dabbous, che ha anche un forte legame con Modena poiché ha frequentato il Liceo S. Carlo e torna spesso in città, il 3 aprile 2013 è stata rapita in Siria insieme ad altri tre reporter italiani. A sequestrarli, a Ghassanieh, un villaggio cristiano, è stato Jabhat al-Nusra, gruppo terroristico legato ad al-Qaeda. Sono stati presi davanti a una chiesa sconsacrata, dove stavano filmando un documentario per la Rai. Portata inizialmente in una casa prigione, Dabbous è stata poi separata dai suoi colleghi e trasferita in un appartamento con una donna, Miriam, moglie di uno jihadista. È stata la nuova carceriera a occuparsi della “islamizzazione” di Susan. Con lei l’autrice ha pregato e ascoltato i discorsi di Osama Bin Laden. Ed è sempre con lei che ha dovuto riflettere su una domanda che in quei giorni di cattività le è stata rivolta: “Qual è la tua morte preferita?”. Un quesito cui Dabbous ha tentato di rispondere con sincerità, “perché quando sei un ostaggio non dici bugie. Così ho parlato da donna a donna con quel linguaggio assolutamente universale fatto principalmente di emozioni”. La liberazione è arrivata dopo undici giorni, a seguito di un accordo concluso dai servizi segreti italiani. Dopo un breve periodo in Italia, Susan è partita di nuovo per il Libano, dove viveva da oltre un anno, e lì ha scoperto che un suo amico nel villaggio di Atme, in Siria, era stato torturato solo per avere informazioni su di lei. “Questo libro è il diario di una prigionia – aggiunge il curatore di “Ora Legale” Francesco Zarzana - ma anche un inno al coraggio di un popolo, quello siriano, che non ha mai smesso di sperare nonostante l’orrore che gli si consuma intorno”.

La rassegna rientra nell’ambito delle iniziative dell’Estate modenese 2014 organizzata dal Comune; il programma completo è consultabile sul sito internet (www.comune.modena.it).

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