29/08/2014

VIDEOSORVEGLIANZA / 1 – UN SISTEMA IN CRESCITA CONTINUA

In funzione 132 telecamere, presto nuovi impianti a San Cataldo, Giardini ducali e piazza Roma. Muzzarelli: “Più efficacia, confronto anche con comitati e cittadini

A Modena sono attualmente in funzione 132 telecamere per la videosorveglianza, con il monitoraggio continuo da parte delle quattro sale operative delle forze dell’ordine: Questura, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia municipale. Sono tutte di ultima generazione, il cosiddetto modello “dome” manovrabile a distanza. A queste telecamere si aggiungeranno presto tre nuovi impianti al cimitero di San Cataldo, i lavori sono già in corso, mentre “sono previsti ulteriori interventi nei prossimi mesi, in accordo con il questore, sia per l’ampliamento del sistema sia per renderlo più efficace sulla base delle indicazioni che emergono dal Gruppo tecnico interistituzionale costituito, con il coordinamento della Prefettura, nell’ambito del sistema integrato di sicurezza urbana, e ci confronteremo anche con i comitati e i cittadini” annuncia il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli sottolineando tra le novità le tre telecamere che verranno installate agli ingressi dei Giardini ducali, nell’ambito del progetto sulla sicurezza da 135 mila euro che può contare su di un contributo regionale, quella destinata all’incrocio tra viale Reiter e via Poletti, oltre alle tre previste in piazza Roma nell’ambito dell’intervento di riqualificazione e pedonalizzazione.

“Le linee di lavoro – precisa il comandante della Polizia municipale Franco Chiari – sono quelle definite dal Gruppo tecnico interistituzionale che prevedono anche lo spostamento di alcune telecamere non più rispondenti ad esigenze di controllo e sicurezza del territorio o non più funzionali, andando a ricollocarle in aree rilevanti ai fini della sicurezza”.

Nel frattempo, nel corso del 2014 sono state una dozzina le telecamere installate in centro storico e altre tre sono state collocate nel quartiere Salvo D’Acquisto. “Il progetto, nato una decina di anni fa con 42 telecamere per una zona della fascia ferroviaria – ricorda il comandante Chiari – si è evoluto nel corso del tempo, grazie anche agli investimenti del Comune, per coprire un’area sempre più ampia della città. Tra il 2010 e il 2013, per esempio, sono stati 940 gli interventi disposti dalla sala operativa della Polizia municipale per fatti emersi dal controllo h24 delle telecamere. Si tratta di interventi di repressione di reati, alcuni dei quali svolti in ‘diretta’, oppure – spiega Chiari – interventi effettuati in relazione episodi di degrado, a veicoli in sosta irregolare o persone che utilizzano lo spazio pubblico in modo improprio o ne impediscono ad altri la libera fruizione”.

Ma i filmati della videosorveglianza possono essere utili anche a supporto delle indagini e dell’attività dell’autorità giudiziaria. Tra il 2011 e il 2013, per esempio, solo la Polizia municipale ha estratto dal sistema circa 250 filmati a questo scopo.

 

Azioni sul documento