26/02/2015

AI MUSEI PER CONOSCERE MEGLIO IL POPOLO DELLE TERRAMARE

Sabato 28 febbraio alle 17 incontro con Andrea Cardarelli sulla mostra “Le urne dei forti”

È dedicato all’archeologia e alle Terramare il secondo appuntamento aperto a tutti del ciclo “Metti la primavera in Museo”, in programma sabato 28 febbraio alle 17 al terzo piano di Palazzo dei Musei (largo Sant’Agostino).

“Dalle ceneri della storia alla storia delle ceneri: le ricerche sulla necropoli della Terramara di Casinalbo nella mostra ‘Le urne dei forti’” è il titolo della relazione che sarà svolta da Andrea Cardarelli (docente all’Università di Roma Sapienza), direttore delle ricerche e curatore della mostra.

Cardarelli illustrerà come una lunga ricerca ha portato a conoscere l’aspetto di un sepolcreto dell’età del bronzo e i rituali che vi si svolgevano e che richiamano quelli raccontati da Omero nell'Iliade. Le analisi archeologiche e antropologiche su quasi 700 urne hanno svelato aspetti della demografia sociale della comunità che per secoli lo ha utilizzato, contribuendo a una nuova svolta negli studi sulle Terramare.

La mostra “Le urne dei forti”, allestita fino al 7 giugno in Sala Crespellani, propone un percorso fra ricostruzioni, filmati evocativi e reperti che illustrano i risultati della pluriennale ricerca sulla necropoli della Terramara di Casinalbo che ha svelato aspetti inediti della vita e della morte di una delle comunità che popolavano la pianura padana oltre tremila anni fa.

L’esposizione è visitabile gratuitamente da martedì a venerdì dalle 9 alle 12; sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19

Info: tel. 059 2033100 (www.comune.modena.it/museoarcheologico).

Domenica 1 marzo i Musei civici, nell’ambito della rassegna “Metti la primavera in museo”, ospitano alle 17 l’appuntamento aperto a tutti intitolato “Coltivare salute. il progetto ‘Virgo’. Per una filiera corta cereali-pane. Frumenti antichi e moderni”. Partecipano Andrea Cenacchi, agricoltore e Giovanni Dinelli (Dipartimento di Scienze Agrarie Università degli Studi di Bologna). L’iniziativa è collegata al progetto “Pane a Villa Sorra. Percorso partecipato dalla semina alla tavola”.

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