30/03/2015

DISABILI AL LAVORO IN CUCINA E NELL’ASSEMBLAGGIO

In Consiglio comunale le linee di indirizzo per l’affidamento di percorsi socio-occupazionali in laboratori oltre che in attività agricole e di piccola ristorazione

Al lavoro in un laboratorio di piccolo assemblaggio per 220 giorni all’anno grazie a 12 progetti socio-occupazionali o impegnati in piccole attività agricola e in un centro di ristorazione tramite sette ulteriori progetti occupazionali. Sono le possibilità lavorative che potranno essere garantite a disabili fisici o psichici adulti grazie alle attività che saranno date in affidamento esterno dall’Amministrazione comunale modenese. Le linee di indirizzo per l’affidamento saranno sottoposte al vaglio del Consiglio comunale nella seduta odierna di lunedì 30 marzo.

L’obiettivo condiviso dei due affidamenti è generare inclusione, favorire percorsi terapeutici, riabilitativi e di cura e sostenere l’inserimento sociale.

L’assessora al Welfare Giuliana Urbelli illustrando la prima delibera ha spiegato come “i percorsi rappresentano un’opportunità per persone con capacità e abilità tali da fornire standard produttivi ridotti e che non sono in grado di entrare autonomamente nel mondo del lavoro. L’attività, attualmente gestita dalla cooperativa sociale Coopattiva, potrà anche essere a part time, consentendo quindi l’inserimento di un maggior numero di persone, e sarà suddivisa in più fasi, così da offrire opportunità calibrate sulle differenti abilità e capacità. Il laboratorio dovrà sostenersi per le spese generali attraverso l’acquisizione di commesse dal mondo produttivo privato. Nel nuovo affidamento sarà anche incluso il servizio di trasporto che ora è invece affidato separatamente”.

I percorsi occupazionali nell’ambito dell’attività agricola e di ristorazione, attualmente affidati alla cooperativa sociale La Lanterna di Diogene, sono invece destinati a un’utenza con disabilità lieve o media che necessita di un supporto educativo e riabilitativo, ma in grado di raggiungere il laboratorio con l’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico.

L’assessora ha sottolineato che in entrambi i casi “i progetti sono attualmente realizzati attraverso una convenzione diretta che nel corso del tempo è stata implementata diventando un’attività sempre meno residuale all’interno della rete dei servizi e, pertanto, da sviluppare attraverso una gara che assicuri trasparenza nell’affidamento”.

In entrambi i casi la durata dell’appalto è di tre anni, cioè fino al 31 maggio 2018, prorogabili per ulteriori mesi 12 a insindacabile giudizio dell'Amministrazione. Per le attività del laboratorio di assemblaggio il costo per l’Amministrazione sarà di 138 mila euro annui (Iva esclusa) comprensivi del servizio di trasporto. È invece di 60 mila euro il costo annuo dell’affidamento della gestione dei progetti socio occupazionali riferiti all’attività agricola e di ristorazione.

L’aggiudicazione potrà avvenire in entrambi i casi attraverso procedura negoziata con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa valutata in base al prezzo (30% del punteggio) e alla qualità (70% del punteggio) del servizio.

 

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