26/03/2015

GESTIONE DELLA SICUREZZA, IL RUOLO DELLA MUNICIPALE

Il sindaco risponde all’interrogazione consiliare di Montanini (CambiaModena)

Il Comune di Modena garantisce attraverso la propria Polizia municipale la partecipazione alla gestione della sicurezza della città, che resta in capo allo Stato. E non vi è stata nessuna inversione di tendenza da quando, nel 1998, il Modena, primo Comune in Italia, sottoscrisse con il Ministero dell’Interno un Protocollo d’intesa per conclamare la partecipazione del sindaco alla gestione della sicurezza urbana e le modalità di collaborazione tra Municipale e Forze di Polizia.”

Lo ha ribadito il sindaco Gian Carlo Muzzarelli rispondendo in Consiglio comunale, giovedì 26 marzo, all’interrogazione di Antonio Montanini di CambiaModena, trasformata in interpellanza. Il consigliere aveva chiesto se la Giunta intendesse procedere a un’immediata e articolata rifondazione del Corpo di Polizia municipale secondo alcune direttrici: integrare maggiormente Municipale e Forze dell’Ordine potenziando una sola centrale operativa e di osservazione; potenziare la presenza degli agenti sulle strade con maggiore remunerazione, selezione, formazione e responsabilità, lasciando negli uffici gli impiegati; potenziare la formazione a scopo di intelligence e di efficacia negli interventi; ridurre a due gli agenti in un singolo intervento; utilizzare frequenti servizi in borghese; potenziare servizi e controlli sulle strade; potenziare i controlli anche sugli abusi di minore entità e orientarli anche su attività economiche, sull’ordine e la sicurezza pubblica in sinergia con Forze dell'ordine.

Il sindaco ha sottolineato che i dati confermano l’aumentata capacità di risposta della Municipale alla crescente domanda di sicurezza, ne sono un esempio i 42.700 servizi disposti dalla Sala operativa contro il 17.700 del 2009. Ed è quindi  entrato nel merito delle risposte. “Buoni – ha continuato - i livelli di collaborazione tra Municipale e Forze dell’ordine con sale operative che dialogano, mentre l’attivazione di una unica non dipende dall’Amministrazione comunale. Introduzione di dieci nuovi agenti, 8 di nuova assunzione e 2 recuperati dal personale amministrativo, prevista dal Piano Azioni per la sicurezza. Potenziata anche la formazione in uso delle armi, tecniche operative e autodifesa attraverso la formazione di qualificati istruttori interni e nuove convenzioni con la Scuola Interregionale di Polizia locale: 6061 complessivamente le ore di formazione erogate nel 2014. Inoltre, i servizi già ora sono svolti da una pattuglia di due operatori, ad eccezione dei turni notturni, in cui, secondo gli accordi sindacali, è previsto l’intervento congiunto di due pattuglie. Già ora i controlli del Nucleo Problematiche del territorio avvengono in abiti civili; il potenziamento dei servizi di polizia stradale (circa 3500 i controlli nel 2014; altri 8000 nelle campagne mirate) è anch’esso previsto dal piano Azioni per la sicurezza come il potenziamento di quelli contro accattonaggio e prostituzione”.

Il capogruppo del Pd Paolo Trande ha espresso stupore per l’interrogazione e ha sottolineato che “ciò di cui ci sarebbe bisogno, in questo Paese, è rifondare la legislazione sulla Polizia municipale. Fin dal 1998 – ha proseguito – questa Amministrazione ha dato vita ai patti per la sicurezza urbana con il ministero dell’Interno; patti che hanno aiutato e consentito di affrontare alcuni temi ma senza risolvere i problemi. Come Comune e come Anci proverei a spingere nella direzione di un aggiornamento, perché la Municipale non ce la fa più e svolge ruoli senza un’adeguata copertura legislativa”.

Nella replica, Montanini si è detto “insoddisfatto”. Il consigliere ha chiarito che “l’interrogazione aveva l’obiettivo di riaprire il dibattito su un tema centrale come quello della sicurezza. Dalle parole del sindaco – ha proseguito – ho avuto la percezione che ci sia stato uno scaricabarile e una impostazione nella continuità, senza la volontà di provare a cambiare qualcosa, nei limiti di quello che può fare un’Amministrazione. Condivido la necessità della riforma della Polizia municipale evidenziata da Trande – ha aggiunto – e la proposta di fare pressione sull’Anci per riprendere in mano la riforma della legge”.

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