30/03/2015

SCUOLA, AZIONI ANTI-DISPERSIONE E PER L’ORIENTAMENTO

Pronto un Protocollo provinciale e già al lavoro il Tavolo distrettuale di Modena: l’assessore Cavazza risponde all’interrogazione di Querzè (Per me Modena)

Monitoraggio; promozione del successo scolastico e formativo anche attraverso un sistema di certificazione dei crediti e il coinvolgimento attivo della famiglia; prevenzione della dispersione scolastica attuando maggiore flessibilità organizzativa tra scuola, formazione professionale e lavoro.

Sono, in estrema sintesi, i filoni di attività previsti dal “Protocollo d’intesa per lo sviluppo di azioni a contrasto del fenomeno della dispersione scolastica e per favorire il successo formativo in provincia di Modena” con cui Comuni, Provincia, Ufficio di ambito territoriale e diversi enti e organismi per la formazione intendono sviluppare azioni per contrastare la dispersione scolastica e per favorire il successo formativo dei giovani modenesi.

“Il protocollo frutto del lavoro di un Tavolo provinciale dovrà ora essere adottato da tutti i soggetti coinvolti, ma l’Amministrazione modenese ha da parte sua già attivato diverse azioni in questa direzione e soprattutto un tavolo anti-dispersione a livello distrettuale”. Lo ha annunciato l’assessore alla Scuola del Comune di Modena Gianpietro Cavazza rispondendo a un’interrogazione (poi trasformata in interpellanza) di Adriana Querzè di Per me Modena nella seduta consiliare di lunedì 30 marzo.

La consigliera ha chiesto “quali azioni siano state messe in campo a riscontro dell’Ordine del giorno approvato dal Consiglio lo scorso novembre sul “Patto per Modena e il suo territorio: contrasto alla dispersione scolastica e sostegno del diritto allo studio per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva; se sia stato sollecitato il Governo affinché investa per contenere la dispersione scolastica, soprattutto in relazione al fatto che i primi decreti attuativi di ‘La buona scuola’ non vi fanno riferimento; se sia stata verificata la possibilità di coordinare iniziative di orientamento di soggetti pubblici e associazioni di categoria entro la conclusione del periodo di iscrizioni”.

L’assessore ha spiegato che accanto alle attività di orientamento già consolidate - come l’incontro informativo alla Camera di Commercio tra insegnanti delle secondarie di primo grado e genitori su opportunità formative e necessità occupazionali del territorio, le scuole aperte a genitori e ragazzi e, in taluni casi, la possibilità per gli studenti di partecipare per un giorno alle attività didattiche - sono state attivate altre e nuove iniziative, come il Salone dell’Orientamento organizzato lo scorso dicembre presso San Filippo Neri dalle scuole in sinergia con l’assessorato.

Ma innanzitutto, Gianpietro Cavazza ha sottolineato l’impegno al Tavolo di confronto provinciale che ha consentito di arrivare al Protocollo e nel cui ambito Miur e Regione sono stati coinvolti sull’importante tema del monitoraggio attraverso l'anagrafe nazionale degli studenti: una questione che impedisce di avere dati fondamentali per monitorare il fenomeno della dispersione scolastica e che sembra finalmente potersi risolvere con un pronunciamento del Garante.

Inoltre, “coordinato con quello provinciale – ha continuato l’assessore - è stato avviato un Tavolo a livello distrettuale che affronta la tematica della dispersione e dell'orientamento definendo per l'anno prossimo modalità di lavoro condivise tra tutti i soggetti coinvolti: dall’ufficio scolastico territoriale alle singole scuole, dall’Ausl alle Politiche sociali e giovanili del Comune, dal volontariato agli enti di formazione fino alle fondazioni che si occupano del tema. Tante le questioni affrontate, come quella del ‘consiglio orientativo’ che, non pare più adeguato e si è consigliato di sostituire con uno, non più solo basato sul profitto scolastico ma in grado di descrivere le competenze del giovane al fine di individuare la scuola più adatta. Inoltre – ha aggiunto Cavazza – in considerazione del fatto che la dispersione può essere ridotta e contenuta agendo in modo diffuso e continuo sul disagio scolastico, cioè su quella pluralità di difficoltà che impediscono a molti studenti di vivere efficacemente l’esperienza scolastica, nell’ambito del Tavolo sarà avviato un progetto di screening delle famiglie più fragili, già dai primi anni di vita scolastica del bambino”.

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