17/04/2015

IL DIBATTITO SU HERA / 1 – LE CONCLUSIONI DEL SINDACO

“Coerenti con quanto scritto nel Bilancio sugli investimenti da finanziare. A Bologna dico che i fondi che vogliono usare sono di tutti, non della città metropolitana”

“Approvando la delibera dimostriamo di essere coerenti con quanto abbiamo scritto nel Dup e nel Bilancio rispetto agli investimenti da finanziare, in particolare quelli relativi all’edilizia scolastica. Ci siamo assunti la responsabilità di stare in un Patto, sottoscritto, lo ricordo, all’unanimità da tutti i sindaci di destra e di sinistra, ed è importantissimo fissare, come stiamo facendo attraverso le modifiche allo statuto, le regole per tutelarci completamente”. Lo ha affermato il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli concludendo, nella seduta del Consiglio comunale di giovedì 16 aprile, il dibattito che ha portato l’assemblea ad approvare le modifiche allo statuto di Hera spa, lo scioglimento della holding Hsst e la costituzione di un nuovo Contratto di sindacato tra gli enti locali modenesi, oltre al nuovo Patto di sindacato tra i soci pubblici di Hera per continuare a garantire il controllo pubblico della multiutility.

Il sindaco ha ricordato che tutto è iniziato con l’uscita dal Patto di alcuni Comuni, tra cui Forlì, “che ci ha obbligato a vincolare alcuni altri milioni di azioni per mantenere la maggioranza pubblica innescando tutte le decisioni successive per garantire anche in futuro una governance pubblica. Voglio dare un messaggio politico al sindaco di Bologna – ha proseguito Muzzarelli – che dopo una serie di decisioni diverse ha scelto di non vendere ulteriori azioni, anche se poi in Consiglio voteranno il nostro stesso Patto. Voglio dirgli che le risorse che ha dichiarato di voler usare per gli investimenti non sono della città metropolitana, sono di tutti. Non sono a uso della città di Bologna, sono risorse europee che devono servire per misurarci sulla qualità dei progetti e sulle esigenze dei territori. E su questo tema – ha annunciato il sindaco - apriremo un confronto politico forte”.

Muzzarelli, inoltre, ha sottolineato che “l’acqua è pubblica. Il nostro obiettivo è assicurarla a tutti in modo universale e questo sta avvenendo anche grazie a un’azienda delle dimensioni di Hera. Dobbiamo capire che solo con imprese strutturate ci sono le condizioni per competere e per fare investimenti massicci e dare al territorio servizi di eccellenza e costi equilibrati”.

La delibera, preceduta da un nutrito dibattito, è stata approvata con il voto a favore di Pd e CambiaModena. Contrari FI, M5s, Ncd, Sel e Per me Modena.

Insieme alla delibera sono stati approvati anche due ordini del giorno: uno del Pd per mantenere la governance pubblica della multiutility (a favore Pd, contro FI, Ncd, M5s, CambiaModena, Per me Modena, astenuto Sel), e uno del Movimento 5 stelle, che chiedeva un impegno verso la pubblicizzazione del servizio idrico (a favore M5s, Pd, Sel, CambiaModena, Per me Modena, contro FI e Ncd).

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