22/07/2015

“RECUPERARE EDIFICI PUBBLICI DISMESSI PER GARANTIRE SALUTE”

La presidente della Rete Città Sane Simona Arletti interviene sul riuso del patrimonio pubblico dismesso, oggetto del meeting che si è svolto a Genova

“Riqualificare edifici pubblici dismessi, aree verdi inutilizzate e altri vuoti urbani significa ridare interesse alla città pubblica con lo sguardo indirizzato a garantire più salute”.

A dirlo, riprendendo le parole della Carta di Genova, frutto del meeting italiano della Rete Città Sane “Vuoti urbani? Rigenerazione delle aree pubbliche come opportunità di salute”, che si è svolto a Genova il 2 e 3 luglio, è la presidente nazionale della Rete città sane Simona Arletti che si inserisce così nel dibattito in corso sul riuso degli edifici pubblici dismessi.

In particolare, la Carta evidenzia che “il patrimonio pubblico dismesso e non utilizzato costituisce una risorsa primaria perché  la sua rigenerazione riconferisce qualità a quelle parti della città che non rispondono più ai bisogni dei cittadini” e che è importante “mantenere la regia pubblica dei processi di trasformazione adottando un approccio multidisciplinare in risposta ai bisogni dei cittadini e mettendo in rete i vari soggetti istituzionali”. Il documento esprime inoltre l’esigenza di “porre al centro la comunicazione degli obiettivi e della partecipazione dei cittadini, delle associazioni del terzo settore e della rete tra soggetti istituzionali: la riqualificazione di spazi – si legge – deve essere contestualizzata ai bisogni che  la comunità di riferimento esprime, per far crescere il senso di appartenenza e di bene pubblico condiviso”. Arletti sottolinea inoltre come dal XIII meeting nazionale Città sane 2015 sia emersa la sollecitazione a “includere nella progettazione della riqualificazione urbanistica la programmazione di come dare continuità e sostenibilità economica e gestionale al progetto di recupero, avendo il più possibile chiaro l'utilizzo e i possibili utenti: occorre privilegiare strumenti di concessione anche temporanea – si legge nella Carta di Genova – e prestare una forte attenzione all'avvio di nuove imprese innovative”. Infine il documento chiede di “valutare la possibilità di attuare  interventi di riuso temporaneo qualora le riqualificazioni di ampi spazi dismessi richieda, come spesso accade, tempi di realizzazione troppo lunghi”.

La Rete Italiana Città Sane - OMS è una associazione di Comuni italiani, nata nel 1995 come movimento di Comuni e divenuta nel 2001 associazione senza scopo di lucro. Il suo obiettivo è promuovere il ruolo e l'impegno dei Comuni italiani nelle politiche di promozione della salute a livello locale. I Comuni associati mirano a costruire un percorso condiviso di raccolta, analisi e diffusione degli elementi migliori e replicabili delle buone pratiche di promozione della salute, ad esempio in materia di inquinamento delle città, prevenzione di tumori, trapianti, risorse sanitarie. Inoltre, la Rete è costantemente impegnata sui temi principali del progetto Città Sane Oms, ovvero pianificazione urbana per la salute, valutazione di impatto sulla salute, invecchiamento in salute. Per informazioni è possibile consultare il sito www.retecittasane.it.

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