01/08/2015

MINORI FRAGILI/2 - NEL 2014-2015 ATTIVATI 28 PERCORSI

Ai giovani affidatari viene chiesto un impegno di 4-8 ore settimanali da settembre a giugno. Frequentano un corso di formazione e vengono affiancati per l’intero periodo

Sono 28 i percorsi relativi al progetto Qualcuno ha bisogno di te attivati nel 2014-2015, di cui sette in continuità con l’anno precedente e 21 nuovi. In 22 casi l’impegno richiesto agli affidatari è stato di 6 ore settimanali, in cinque  di 8 ore e in un caso di 4.

Ogni progetto richiede quindi una disponibilità dei giovani studenti universitari che va indicativamente da 4 a 8 ore settimanali, per attività dirette con il minore distribuite in alcuni pomeriggi alla settimana. È inoltre richiesta una presenza costante per tutto il periodo, che normalmente è almeno un anno scolastico (settembre-giugno), con possibilità di proroga per il periodo estivo. E' previsto un rimborso spese legato all'impegno che il progetto richiede e, in base al proprio percorso di studi, l'esperienza potrà essere riconosciuta come credito formativo o come tirocinio.

Il giovane affidatario frequenta un corso di formazione per conoscere il Servizio sociale e la sua organizzazione, le situazioni dei bambini e delle famiglie con i quali si relazioneranno, al fine di comprendere al meglio i diversi interventi da attivare. Durante il corso vengono presentate anche esperienze già avviate e si svolgono lavori di gruppo che aiuteranno l’affidatario ad avere una visione più precisa del proprio ruolo. Sono inoltre previsti incontri di formazione in itinere e momenti di confronto di gruppo, condotti dalle educatrici referenti del progetto.

Le equipes territoriali di base, composte da assistente sociale ed educatore, integrate dallo psicologo dell'Ausl (nei casi che presentano disagi di questa natura), individuano le situazioni che possono trarre vantaggio da un progetto di affiancamento tutoriale, stipulando con la famiglia del minore un ‘contratto’ in cui vengono stabiliti i tempi, le funzioni e i compiti degli attori coinvolti. In seguito anche a colloqui individuali con gli affidatari finalizzati alla loro conoscenza, vengono composte le coppie minore-affidatario, sulla base delle caratteristiche dei progetti, della disponibilità, degli interessi sia del minore che del giovane affidatario, nell'intento di creare abbinamenti il più possibile funzionali. L’affidatario, dunque, svincolato da responsabilità istituzionali ma allo stesso tempo legittimato nel suo ruolo, può iniziare l'attività e sviluppare con il minore una relazione basata su lealtà e trasparenza, ma anche spontaneità e affetto.

Le attività vengono progettate ad hoc e prevedono il loro svolgimento sul territorio sfruttando le risorse reperibili, come ad esempio biblioteche, ludoteche, polisportive, centri di aggregazione giovanili, parrocchie, nel rispetto dello svolgimento degli impegni quotidiani. Si tratterà prevalentemente di attività di sostegno scolastico, affiancamento ad attività sportive, di gioco e di socializzazione. Durante il percorso sono previsti costanti momenti di verifica, in particolare con gli educatori professionali di riferimento, così come incontri congiunti con la famiglia e il minore, e confronti allargati alla rete dei servizi coinvolti sul progetto.

Al termine del periodo il progetto viene ripensato: ne vengono rivisti gli obiettivi e le modalità di svolgimento, eventualmente modificandone i tempi a seconda delle disponibilità e delle esigenze dei vari attori coinvolti.

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