Le modalità dell'indagine sui prezzi - anno 2017

Le statistiche sui prezzi comprendono tutti gli indicatori che registrano l'evoluzione nel tempo dei prezzi dei beni e dei servizi scambiati in un paese.
Dato che sarebbe praticamente impossibile rilevare i prezzi di tutti i beni scambiati in una nazione, gli istituti di statistica selezionano un campione di prodotti rappresentativi di tutti quelli consumati nel paese e su quelli basano il calcolo degli indici che ne misurano la variazione nel tempo.

IL CAMPIONE NAZIONALE 2017
- Sono 80 i comuni (18 capoluoghi di regione e 61 capoluoghi di provincia e un comune con più di 30.000 abitanti) che concorrono al calcolo degli indici completo (come l'anno precedente) e da 16 comuni che concorrono al calcolo degli indici per un sottoinsieme del paniere riferito alle sole tariffe locali (acqua, rifiuti, gas, trasporti locali, mense, nidi, spettacoli, istruzione ecc.).

- I prezzi vengono rilevati in un totale di più 41.700 ca. unità di locali tra punti vendita, imprese e istituzioni), ai quali si aggiungono circa 8.000 abitazioni per la parte che riguarda i canoni d'affitti e, a partire da quest'anno, 13.596 distributori di carburanti per i quali i prezzi sono rilevati attraverso la base dati del Ministero dello Sviluppo economico. Nel complesso, sono circa 493.000 le quotazioni di prezzo rilevate mensilmente: (495.500 nel 2016) quelle raccolte sul territorio e inviate ogni mese all'Istat dagli Uffici comunali di Statistica e 137.500 quelle rilevate in modo centralizzato dall' istat. Tra queste ultime, circa 137.000 sono rilevate mediante tecnica di "web scaping" per la raccolta dati su internet, e 500 rilevate mediante indagine diretta presso le imprese.

 

totale quotazioni rilevate 2017


Le operazioni di rilevazione territoriale sono svolte integralmente mediante l’utilizzo di PC Ultramobile (UMPC) o Tablet PC.

 

LA METODOLOGIA DI CALCOLO - GLI INDICI PRODOTTI

I numeri indici dei prezzi al consumo misurano le variazioni nel tempo dei prezzi di un insieme di beni e servizi (paniere) rappresentativi di tutti quelli destinati al consumo finale delle famiglie e acquistabili sul mercato attraverso transazioni monetarie (sono escluse quindi le transazioni a titolo gratuito, gli autoconsumi, i fitti figurativi, ecc.).

Essi vengono calcolati utilizzando l’indice a catena del tipo Laspeyres in cui, sia il paniere dei prodotti sia il sistema dei pesi, vengono aggiornati annualmente.

Dal gennaio 2016, gli indici dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale (NIC), per le famiglie di operai e impiegati (FOI) e armonizzato (IPCA), sono espressi in base di riferimento 2015=100. Per l’indice IPCA l'innovazione recepisce il Regolamento Ue 2015/2010. L'Istat ha deciso di estendere questo cambiamento anche agli indici NIC e FOI, rafforzando così gli elementi di comparabilità tra indici.

Da un'unica rilevazione mensile dei prezzi eseguita nell'arco di tempo che va dal giorno 1 al 21 di ogni mese si provvede, sulla base metodologica di lavoro stabilita e condivisa a livello internazionale, a calcolare tre diversi indici dei prezzi al consumo:

«« indice per l'intera collettività nazionale (NIC):
- Con tabacchi (Nic)
- Senza tabacchi (Nis)

Il NIC misura l'inflazione a livello dell'intero sistema economico, in altre parole considera l'Italia come se fosse un'unica grande famiglia di consumatori formata da oltre 57 milioni di persone, all'interno della quale le abitudini di spesa sono ovviamente molto differenziate.
Il NIC rappresenta, per gli organi di governo, il parametro di riferimento per la realizzazione delle politiche economiche: per indicare ad esempio nel Documento di economia e finanza (DEF) il tasso d'inflazione programmata cui sono collegati i rinnovi dei contratti collettivi di lavoro.

«« indice per le famiglie di operai e impiegati (FOI):
- Con tabacchi (Foi)
- Senza tabacchi (Fos)

si riferisce ai consumi dell'insieme delle famiglie che fanno capo a un lavoratore dipendente. E' l'indice usato per adeguare periodicamente i valori monetari, ad esempio gli affitti o gli assegni dovuti al coniuge separato.


«« indice armonizzato europeo (IPCA):
sviluppato per assicurare una misura dell'inflazione comparabile a livello europeo. Infatti viene assunto come indicatore per verificare la convergenza delle economie dei paesi membri dell'Unione Europea, ai fini dell'accesso e della permanenza nell'Unione monetaria.
L'IPCA ha in comune con il NIC la popolazione di riferimento, ma si differenzia dagli altri due indici poiche' si basa sulla spesa monetaria per consumi finali sostenuti esclusivamente dalle famiglie. Inoltre il paniere esclude, sulla base di un accordo comunitario, le lotterie, il lotto, i concorsi pronostici e i servizi relativi alle assicurazioni sulla vita e le spese sostenute dalla Pubblica Amministrazione per i consumi dei medicinali da parte delle famiglie.

I tre indici hanno in comune: la rilevazione dei prezzi, la metodologia di calcolo, la base territoriale, la classificazione del paniere articolato in 12 divisioni di spesa.

Una differenziazione fra i tre indici riguarda il concetto di prezzo considerato: il NIC e FOI si basano sullo stesso paniere, ma il peso attribuito a ogni bene o servizio è diverso a seconda dell'importanza che questi rivestono nei consumi della popolazione di riferimento. Tali indici considerano sempre il prezzo pieno di vendita mentre l' IPCA si riferisce al prezzo effettivamente pagato dal consumatore.

Ad esempio, nel caso dei medicinali, mentre per gli indici nazionali viene considerato il prezzo pieno del prodotto, per quello armonizzato europeo il prezzo di riferimento è rappresentato dalla quota effettivamente a carico del consumatore (il ticket). Inoltre l'IPCA tiene conto anche delle riduzioni temporanee di prezzo (saldi e promozioni).

Per il NIC e FOI la legge n. 81/1992 impone di produrne una versione che esclude dal calcolo i prezzi dei beni riferiti ai 'Tabacchi'.

Gli indici dei prezzi al consumo: le novità per l'anno 2017 (.pdf kb.1080 - a cura Istat) -

TAVOLE PREZZI 2022

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ANNO 2022

Ulteriori elaborati (formato .xls, .csv) sono consultabili e scaricabili dalla pubblicazione on-line "Annuario statistico 2022", redatta del Servizio Statistica, al capitolo Prezzi al consumo


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