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Castronuovo Rosario
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L'antenato nomade Aslam bevve la mia poesia, chiamo' gli amici, in cerchio l'adorammo sulle onde del lago. Donne impazzite di sesso rubarono l'incanto, all'alba la cercammo invano. Guardandoci ridevano di noi. Si risveglia m'invita a partire l'antenato nomade, salire sul vecchio carro, percorrere altre piste. Ingiallito foglio fino agli angoli del cuore, ingombranti macchine non vi entrano piu' storie. Cerco uno spazio per ilmio soliloquio, voglio un palcoscenico per te donna, un'entrata da diva, corpo sinuoso, mi guardi riaffiora il desiderio un po' di sentimento il mio nemico nefasto si attacca infido non so liberarmi con ferocia mi uccide. Fuggo, cerco uno spazio un palcoscenico. Castronuovo Rosario
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