Nel lotto 5a del comparto Ex Mercato Bestiame di via Forghieri sono avviati i lavori per la realizzazione di nuovi alloggi ERP: sono conclusi i lavori dei 25 alloggi finanziati dai Contratti di Quartiere II con i nuovi uffici per Coldiretti al piano terra, e in corso i lavori degli 8 alloggi finanziati dalla Regione nell'ambito del Programma Speciale d'Area del Comune di Modena.
Il soggetto attuatore è stato individuato nella società di trasformazione urbana CambiaMo s.p.a.
Il nuovo edificio, si inserisce nella riqualificazione del comparto ex Mercato bestiame e fa parte del programma di interventi per la rigenerazione urbanistica e sociale del comparto, per la cui realizzazione si sono utilizzati finanziamenti regionali e statali.
L’edificio si sviluppa su quattro piani, ha tipologie abitative di diverse dimensioni, tra i 55 e i 95 metri quadri, e 800 metri quadri di uffici a piano terra. Una corte interna riparata è organizzata come un piccolo parco e attrezzata con giochi per bambini.
Gli appartamenti sono all’avanguardia sul fronte del risparmio energetico: tutti gli alloggi sono in classe A4, dotati di porta blindata, di ascensore, di un’area riservata al fabbricato e hanno abbinato garage e cantina o soffitta.
Gli alloggi saranno affittati con un contratto di locazione a canone calmierato della durata di tre più due anni, salvo rinnovo. destinati a giovani coppie, in cui almeno uno dei due componenti abbia meno di 40 anni, a famiglie con un solo genitore, padri o madri con meno di 40 anni e figli a carico, a nuclei familiari di anziani composti da non più di due persone di cui almeno una con più di 65 anni. I canoni di locazione, abbattuti del 20% rispetto ai canoni concordati come ridefiniti dall’accordo territoriale, si aggireranno, a seconda delle metrature degli appartamenti, dai 390 ai 470 euro.
L’ intervento messo in atto dal Comune di Modena e dalla società CambiaMo, nel quadro delle politiche abitative, intende offrire un’opportunità aggiuntiva nelle politiche per l’affitto e andare incontro a bisogni che spesso non riescono a trovare risposta nell’Edilizia residenziale pubblica o con l’Agenzia casa, favorendo contemporaneamente la convivenza nel medesimo edificio di generazioni diverse per sostenere un progetto di abitare sociale improntato a relazioni di rispetto e solidarietà.