"Nel pieno della nostra vita edonistica, ostentata e tecnologica, tra gli splendidi monumenti della storia, dell'arte, della religione e del commercio, esistono delle "scatole nere". Queste "scatole nere" sono i laboratori di ricerca biomedica, gli allevamenti e i macelli: aree separate, anonime, dove la nostra società conduce i suoi sporchi affari fatti di violenza e sterminio di innocenti esseri senzienti. Queste sono le nostre Dachau, Buchenwald e Birkenau. Come i bravi cittadini tedeschi, abbiamo le idee chiare su cosa accade lì dentro, ma non vogliamo saperne nulla."
Alex Hershaft sopravissuto all'Olocausto nazista,(vegetariano)
Questa mostra è entrata in una di quelle "scatole nere", per illuminarne altre cento,mille...tutti quei luoghi chiusi e inaccessibili, relegati in un illusorio altrove che rinchiudono e uccidono, che torturano e annullano, che controllano e sanciscono, che condannano e trasformano, che sottomettono e manipolano, in nome del profitto e del dominio, della perpetuazione dai secoli più lontani fino ad oggi e quotidianamente delle gerarchie sociali che fanno di una categoria la padrona assoluta su tutte le altre, sulla terra e su tutto ciò che non rientra nei suoi canoni, tutto ciò che considera diverso e non rispondente ai suoi sporchi interessi.
1 > 19 dicembre
fotografie di Luca Gaetano
