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Qualità percepita e qualità rilevata

Qualità dell’ambiente percepita e qualità rilevata
di Vittorio Martinelli, Vittorio Boraldi, Luisa Guerra, Vanni Bulgarelli, Nicola Burani, Barbara Notari, Antonella Sterni, Giulia Cavallaro, con la collaborazione di Alessandro Ghinoi

Questo capitolo, in ragione della sua maggior complessità narrativa rispetto ai capitoli precedenti, verrà brevemente introdotto e si rimanda la sua lettura integrale al PDF scaricabile in fondo alla pagina.

Premessa
La ricerca qui illustrata propone il confronto, tra alcuni indicatori della qualità dell’ambiente urbano elaborati da dati effettivamente rilevati e quanto può essere ricondotto alla percezione dei cittadini registrata attraverso un sondaggio di opinione (nota 1). Essa costituisce un primo tentativo di indagine scientifica, che insieme correla aspetti socio-culturali dell’opinione pubblica sulle problematiche ambientali di una specifica area, in questo caso la città di Modena, con quanto viene misurato ed elaborato attraverso i sistemi di controllo e monitoraggio ambientale. Da molti anni, le tematiche ambientali sono oggetto, con diversi intenti, di sondaggi di opinione. Tuttavia, forse per la prima volta, si è cercato di verificare il grado di confrontabilità e di coincidenza tra la conoscenza dei fenomeni da parte dei cittadini, necessaria a valutare lo stato dell’ambiente in cui vivono e la situazione descritta attraverso dati rilevati e modelli matematici, rappresentativi delle dinamiche in atto nelle diverse matrici.

ModellazioneAffrontare in questi termini, il rapporto tra cittadini e ambiente, nel contesto di una storia delle trasformazioni dell’ambiente urbano nel Novecento, è coerente con l’intento di dare visibilità ad un punto importante del complesso percorso di trasformazione secolare della città, nel corso del quale quel rapporto è sensibilmente mutato. L’idea di qualità dell’ambiente urbano è il prodotto di un processo storico. Un processo che, nel succedersi dei fatti e degli orientamenti culturali di massa, porta alla formazione di una pubblica opinione, che a sua volta agisce e con i suoi comportamenti concorre a “fare qualità ambientale” e condiziona le scelte dei decisori. La percezione della qualità dell’ambiente urbano si afferma, cambia ed evolve nel tempo ed è una componente importante dell’identità urbana. Segue percorsi non lineari, influenzata dalle condizioni socio-economiche e culturali soggettive, dai media o frutto di esperienze personali dirette o indirette. Talvolta si stratifica, pigramente omologata in un “senso comune”, apparentemente non scalfito da una realtà che propone altre sintesi e prospettive.

Gli esiti della ricerca inducono a riflettere sul fatto che anche l’opinione pubblica è un dato tangibile e come tale va misurata e considerata. E’ in realtà un fattore non secondario nella definizione del quadro conoscitivo della qualità urbana e di quella ambientale in particolare, al pari dei parametri fisici. Il peso dell’opinione pubblica sulle questioni ambientali, che attengono a scelte specifiche di governo della città, è oggi tale da suggerire un’attenzione particolare alle sue dinamiche, ai contenuti e al modo con cui si forma. La ricerca offre poi lo spunto per valutare, in via indiretta, il grado di sensibilità, conoscenza e consapevolezza, che i cittadini hanno acquisito sull’ambiente, soprattutto nel corso degli ultimi decenni.

PercezioneSul piano metodologico, si è trattato di affrontare il dialogo e la difficile sintesi tra strumenti concettuali e operativi profondamente diversi. La georeferenziazione dei risultati del sondaggio di opinione, al fine di produrre carte tematiche confrontabili con quelle descrittive dei dati ambientali prodotte da ARPA, sconta i limiti della strumentazione usualmente adottata, per definire il campione rappresentativo e somministrare il questionario per via telefonica. Di converso, l’attività di monitoraggio in ambiente urbano, di alcuni indicatori della qualità ambientale, è tecnicamente disciplinata a partire dalle loro caratteristiche fisiche e da quelle delle loro sorgenti, in relazione alle prescrizioni normative; quindi la riproduzione degli esiti su scale e ambiti territoriali diversi produce una perdita di precisione. Anche questo suggerisce un futuro lavoro d’integrazione possibile tra gli strumenti dell’analisi sociale e quelli dell'analisi ambientale, per migliorare la capacità di comprensione di fenomeni complessi e decisivi per la città contemporanea.

L’articolazione della ricerca e del report pubblicato nel volume “La città e l’ambiente” non consente una efficace sintesi per il web. Pertanto, si riporta la Premessa pubblicata nel volume. Chi è interessato ai temi della sociologia ambientale può scaricare il testo integrale che segue questa introduzione e le carte riportate a titolo esemplificativo.

NOTE
(1) La ricerca è stata ideata da Vanni Bulgarelli e realizzata nell’ambito del progetto di Annale dell’Atlante storico ambientale urbano di Modena, grazie alla collaborazione dell’Ufficio ricerche del Gabinetto del Sindaco, che ha svolto l’indagine di opinione e ne ha elaborato i risultati; dell’Assessorato alle Politiche ambientali del Comune di Modena che ha collaborato alla stesura del questionario, dell’ARPA Sezione di Modena, che ha organizzato i dati sullo stato dell’ambiente in suo possesso e dell’Ufficio Ricerche e Documentazione sulla Storia urbana dell’Assessorato alla Cultura, responsabile del Progetto di Annale.

GraficoL’indagine di opinione è stata condotta con il contributo di Hera Modena srl. I testi e la cartografia sono a cura di tre gruppi di ricerca coordinati rispettivamente da: Vittorio Martinelli, Vittorio Boraldi e Luisa Guerra, Vanni Bulgarelli.

 

 

 

 

 

 

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