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Case degli ufficiali dell'Accademia Militare

viale Ciro Menotti 152
1952
Mario Pucci
Riferimento Mappa: 32

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1. Casa degli ufficiali dell’Accademia

 

Il grande volume della casa per gli ufficiali dell’Accademia Militare, progettato da Mario Pucci nel 1947, si colloca in un’area che solo nel dopoguerra si caratterizzerà come quartiere residenziale, a seguito della lottizzazione del cosiddetto “quartiere dei musicisti”. L’edificio, nonostante la peculiare destinazione d’uso e la committenza pubblica, è coerente con questo tipo di urbanizzazione: alta densità, edifici multipiano ad appartamenti, saturazione dei lotti residui. Come spesso accade per le architetture di Pucci dell’immediato dopoguerra, anche quest’opera si rifà a un vocabolario di chiara impronta razionalista, maturato dall’architetto modenese durante le esperienze milanesi nel corso degli anni Trenta. Le grandi logge continue in facciata, interrotte da un muro cieco dopo il quale le fasce verticali balconate riprendono, ma con altra misura, il sottile telaio metallico verticale che si contrappone alle solette orizzontali in calcestruzzo armato, la “cornice” che racchiude l’intero fronte su viale Ciro Menotti, rimandano chiaramente ai nomi più importanti del “razionalismo italiano”: alcune tangenze si possono infatti riscontrare con alcuni condomini milanesi di Giuseppe Terragni e Pietro Lingeri (la casa Ghiringhelli e la casa Rustici per citare le maggiori), ma soprattutto è evidente l’analogia di metodo compositivo con la facciata dell’Università Bocconi di Giuseppe Pagano, con cui sappiamo Pucci intrattenne rapporti durante il periodo milanese. Anche i piccoli balconcini sul lato corto si rifanno a questo tipo di linguaggio, che Pucci seppe abilmente riadattare alla realtà modenese, configurando un “codice civile” caratterizzante gran parte della città postbellica.

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2. Particolare dei balconcini su via G. Donizetti

 

 

 

 

Fonti archivistiche e bibliografiche
Settore T.U.Q.E, Comune di Modena, prot. 20/47 – 149/52.
M. Porrino, Le architetture e gli elenchi, in M. Casciato, P. Orlandi (a cura di), Quale e Quanta. Architettura in Emilia Romagna nel secondo Novecento, Clueb, Bologna 2005, pp. 177-231.
L. Montedoro (a cura di), La città razionalista. Modelli e frammenti. Urbanistica e architettura a Modena 1931-1965, RFM Edizioni, Modena 2004, pp. 224-225.
C. Mazzeri, L. Fontana, Vinicio Vecchi, un architetto e la sua città: materiali di studio, primo regesto delle opere, testimonianze, Edicta, Parma 2008.

Fonti immagini e fotografie
1-2. Foto: Federico Ferrari

 

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