Parco della Resistenza

via Morane, via Ancona

1971

Franca Stagi, Cesare Leonardi

1995

Giuseppe Amorelli, Rossella Cadignani, Fabrizio Desco, Ezio Righi, Claudio Santini
Riferimento mappa: 89

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1. Il parco con sullo sfondo il complesso residenziale “le Piramidi”

 

 

La proposta di realizzare un parco nell’area sud della città è contenuta nelle linee del Piano Regolatore del 1965. Abbassamento della densità, aumento della dotazione di aree non edificate, creazione di fasce a verde sono le soluzioni proposte per regolare la speculazione e creare un sistema di sviluppo territoriale aperto al territorio. Il concorso per un parco dedicato alla Resistenza, bandito nel 1969, s’inserisce in questo quadro. Il progetto vincitore dal titolo Metro, redatto dagli architetti Franca Stagi e Cesare Leonardi (che vi lavora a partire dalla tesi di laurea presentata a Firenze con relatore L. Savioli) intende il progetto del verde pubblico al pari dell’idea sottesa alla commemorazione della Resistenza. Si vogliono trasmettere i valori della libertà attraverso l’apertura alla partecipazione e alla fruizione da parte dei cittadini, nella logica di una cultura di massa. Il progetto del parco, che non verrà realizzato come da progetto vincitore, prevede una sistemazione del verde pensata nella sua crescita stagionale, che considera il mutamento prodotto nell’arco dell’anno del volume delle masse arboree e dei colori delle chiome. All’interno vengono dislocate strutture ricreative, mentre un troncone del tracciato ferroviario preesistente a nord del parco diventa un luogo di scoperta, “objet trouvé”, dedicato al gioco dei bambini. Il parco è poi pensato per essere messo in comunicazione con gli altri della città, attraverso fasce verdi integrate nei percorsi del trasporto pubblico, e nelle quali si dislocano le scuole e gli altri servizi.
Il progetto non trova realizzazione fino all’approvazione nel 1989 del nuovo Piano Regolatore. Esso è visto come elemento di connessione di importanti parti di città nel frattempo sorte e sviluppatesi, quali il quartiere Gescal degli anni Sessanta, le scuole elementari e dell’infanzia di via Ancona, la scuola media “Carducci” sul lato opposto, le polisportive “Morane” e “Gino Nasi”, i nuovi quartieri PEEP e le parrocchie di Santa Teresa e Sacra Famiglia. Dopo aver commissionato ai vincitori del concorso un nuovo progetto, il parco viene poi realizzato secondo un disegno redatto dall’Ufficio Tecnico Comunale nel 1995. I valori della memoria della Resistenza intendono nel progetto saldarsi con quelli della vita rurale, attraverso la costituzione di un parco agricolo. Il disegno dello spazio si fonda sull’assenza di barriere di delimitazione con le parti di campagna contigue e sulla riproposizione dei paesaggi e delle colture, tipiche del territorio agricolo modenese.

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2. Cesare Leonardi e Franca Stagi, rappresentazione del parco durante l’autunno, planimetria di concorso

 

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3. Progetto vincitore del Concorso per il Parco della Resistenza (1971)

 

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 4. Prospettiva dell’inserimento del parco nella città








Fonti archivistiche e bibliografiche
Archivio Architetto Cesare Leonardi.
PMO, Archivio Franca Stagi, Tavole sul verde urbano, cartella 1.
http://www.archivioleonardi.it/it/cesareleonardi/architettura/
V. Bulgarelli, C. Mazzeri, La città e l’ambiente. Le trasformazioni ambientali e urbane a Modena nel Novecento, APM edizioni, Carpi 2009, pp. 59-66.
R. D’Agostino, Il verde pubblico a Modena dal dopoguerra ad oggi, in Natura e cultura urbana a Modena, Edizioni Panini, Modena 1983, pp. 358-375.
F. Baldelli, L. Pinasi, La memoria della città, Modena 2001, p. 306.
Mostra dei progetti partecipanti al concorso nazionale d’idee per un parco urbano intitolato alla Resistenza, catalogo della mostra 22 aprile 1971, Comune di Modena.
Concorso di idee per un parco intitolato alla Resistenza a Modena, in “L’Architettura Cronache e Storia”, anno XVII, n. 8, dicembre 1971, pp. 520-530.

A. Donti, Per una nuova città. Centro storico-città-territorio nella partecipazione, Alinea Editrice, Firenze 1983, p. 146.
A. Costa, Modena dopo il modello razionalista. Continuità, discontinuità, crisi dell’azione urbanistica comunale, in L. Montedoro (a cura di), La città razionalista. Modelli e frammenti. Urbanistica e architettura a Modena, 1931-1965, cit., pp. 281-291.

Fonti immagini e fotografie
1. Foto: Claudio Fornaciari
2, 4. Planimetrie, p. 213: R. D’Agostino, Il verde pubblico a Modena dal dopoguerra ad oggi, in G. Botti, Natura e cultura urbana a Modena, cit., p. 367.
3. Tavola di concorso, p. 213: BPMO, Archivio Franca Stagi, Tavole sul verde urbano, cartella 1. Riproduzione fotografica del disegno: Rolando Paolo Guerzoni.

 

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