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Prima espansione ovest - Villini per Cooperativa "La casa nostra"

Prima espansione ovest
viale Alessandro Tassoni, viale Vittorio Veneto, viale Jacopo Barozzi
1909-1956
 
Villini per Cooperativa "La casa nostra"
via Gadaldino, viale Jacopo Barozzi, viale Alessandro Tassoni, 641 (e segg.)
1927
Mauro Pasini, Arrigo Galassi
Riferimento Mappa: 11

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1. Uno degli attuali edifici

 

Rispetto ad altre zone extra moenia, come ad esempio l’area a est e a nord, urbanizzate già a partire dalla fine dell’Ottocento in seguito all’abbattimento delle mura, la porzione di terreni fuori porta Sant’Agostino sino a porta San Francesco venne effettivamente lottizzata solo dopo la Prima Guerra Mondiale. L’abbattimento di questo tratto delle fortificazioni iniziò infatti solo nel 1911 per concludersi nel 1919. Il tracciamento di viale Tassoni era in realtà già previsto dal 1909. Altro atto decisivo è l’acquisto da parte del Comune dei terreni di proprietà Molza compresi fra i viali Barozzi e Tassoni e il successivo interramento del Cavo Cerca. Da questo momento si susseguiranno diverse proposte di lottizzazione, tutte vincolate, per disposizione comunale, al mantenimento di un’area libera su viale Tassoni destinata a un edificio scolastico. In realtà tale lotto sarà occupato nel 1927 dalla caserma “Emanuele Messineo”. Il comune decise di cedere a privati o a enti l’esecuzione dei lavori e la proprietà dei lotti, prevedendo esplicitamente che essi fossero in gran parte destinati ad alloggi a basso costo per ceti operai o impiegatizi. Nel 1919 la Cooperativa Edilizia fra Impiegati e Salariati della Manifattura Tabacchi si impegnò a erigere 87 fabbricati uni o bifamiliari fra gli attuali viali Tassoni e Barozzi.
Negli anni successivi subentrò alla Cooperativa lo IACP, che costruì otto villini, fra le attuali vie Soliani, Barozzi, Ugo da Carpi e Gadaldino. All’inizio degli anni Venti lo IACP realizza alcuni interventi in via Riccoboni, completati con la legge Fanfani nel dopoguerra, e una lottizzazione per conto della cooperativa “La Casa Nostra”. Realizzate per conto terzi e costruite dalla Cooperativa Muratori, Cementisti, Fumisti di Modena, queste abitazioni, destinate alla vendita e non all’ammortamento, sono proposte a una classe sociale più abbiente rispetto a quella cui erano generalmente rivolti gli interventi dello IACP, visibile nei caratteri di uno stile tardo liberty adottato per le abitazioni.
Nel 1933 vennero inoltre edificate su viale Barozzi le case per impiegati a opera della Cooperativa Casa del Mutilato: un sobrio fabbricato dove vennero previste quattro unità abitative a schiera, su due piani fuori terra, ognuna con ingresso indipendente al piano rialzato, affacciato su un piccolo giardino privato sul viale.
Per quanto riguarda invece la fascia compresa fra i viali Vittorio Veneto e Tassoni, essa venne destinata a un’edilizia di più alto livello e affidata a privati, anche se non mancano interventi pubblici, come il palazzo per i dipendenti dell’Amministrazione Provinciale eretto nel 1926. Questa fascia è infatti interessata nel secondo dopoguerra da un’estesa opera di sostituzione con fabbricati più intensivi. Non mancano gli esempi d’autore, tra i quali i due condomini di Vinicio Vecchi: l’edificio Balli, progettato con Pucci nel 1960 in viale Vittorio Veneto, e il condominio in viale Tassoni del 1956, dove troverà posto la “villa sospesa” che sarà residenza di Vecchi fino alla morte e, fino al trasferimento in palazzo “Prora”, anche sede dello studio.

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2. Progetto dell’architetto Pasini per una casa a tre abitazioni

 

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3. Immagine d’epoca dei villini in corrispondenza di via Gadaldino, già via Molza

 

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4. Planimetria del progetto per la costruzione di villini destinati ai dipendenti della Manifattura Tabacchi

 

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5. Viale Tassoni







Fonti archivistiche e bibliografiche
PRIMA ESPANSIONE OVEST
ASCMO, Serie contratti, rogito del 1920, genn. 22
ASCMO, A. A., a. 1923, fasc. 1023, fasc. “progetto di sistemazione dei terreni già Molza”.
ASCMO, Ornato, a. 1927, fasc. 36, fasc. 386.
ASCMO, Ornato, a. 1933, fasc. 277.
G. Bertuzzi, Modena Nuova. L’espansione urbana dalla fine dell’Ottocento ai primi decenni del Novecento. Lineamenti, Aedes Muratoriana, Modena 1995, pp. 179-210.

VILLINI PER COOPERATIVA “LA CASA NOSTRA”
Archivio ACER, A/20. ASCMO, Ornato, (1926/574).
G. Leoni, S. Maffei (a cura di), La casa popolare, storia istituzionale e storia quotidiana dello IACP, 1907-1997, Electa, Milano 1998, pp. 32-33, 50-51.
G. Bertuzzi, Modena Nuova. L’espansione urbana dalla fine dell’Ottocento ai primi decenni del Novecento. Lineamenti, Aedes Muratoriana, Modena 1995, pp. 180-210.

Fonti immagini e fotografie
1, 5. Foto: Claudio Fornaciari
2. Tavola di progetto: Archivio ACER A/20. Riproduzione fotografica del disegno: Studio Pugnaghi, Modena.
3. Immagine d’epoca: Deputazione di Storia Patria. Archivio fotografico.
4. Planimetria: in, G. Bertuzzi, Modena nuova, cit, p. 186.

 

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