Quartiere Torrenova

via Nonantolana 685

1984-1993

Tiziano Lugli (piano urbanistico)

Tiziano Lugli, Claudio Gibertoni, Gaetano Venturelli, Pierluigi Malagoli, James Rocca, Ivano Biacchi, Giovanni Margini, Armando Pagliani, Francesco Gentilini, Filippo Fantoni, Silvano Piccinini, Giuseppina Testa (progetti architettonici)
Riferimento Mappa: 81

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1. La piazza centrale del complesso

 

Forte dell’esperienza già maturata in ambito residenziale con il villaggio Zeta (1963-69) e il villaggio Giardino (1970-71), Tiziano Lugli si cimenta negli anni Ottanta con il piano particolareggiato per il nuovo Quartiere Torrenova commissionato dall’omonimo consorzio, progettando inoltre gran parte degli edifici. L’area interessata è compresa fra via Nonantolana a est, la tangenziale a nord e via Albareto a ovest. Il progetto si caratterizza per una edificazione compatta, nonostante si articoli in diverse tipologie e tagli d’alloggi, dal villino a schiera alla palazzina ad appartamenti. A strutturare l’intero complesso è infatti la cosiddetta Piazza Alta, una spina centrale pedonale minuziosamente disegnata anche negli arredi e nel verde. Essa collega inoltre la zona dei servizi su via Nonantolana, dove si trovano un centro civico, un supermercato e la farmacia comunale, con la fascia a parco prospiciente la tangenziale, articolata con percorsi in quota su un rilevato artificiale che funge da protezione rispetto alla importante arteria viabilistica. In generale, tutte le tipologie sono articolate secondo uno schema a corti chiuse, nel tentativo di evocare un’urbanità perduta attraverso la riscoperta di tipi tradizionali ad alta densità. Anche nel linguaggio adottato è evidente il recupero di elementi tradizionali che si rifanno a una supposta “memoria industriale”. Al di là di certe inflessioni tipiche del postmodernismo caratterizzante gli anni Ottanta, come l’uso di logge, bow window, marcapiani e cornicioni, l’adozione generalizzata del mattone a vista rimanda anche a una tradizione rurale tipicamente locale. Landmark ben riconoscibile per chi giunga dal centro città è l’alta torre in vetrocemento, collocata in corrispondenza di un vecchio edificio piezometrico demolito, unica concessione a una memoria insediativa del luogo che si è preferito obliterare.

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2. Uno scorcio laterale del gioco dei volumi

 

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3. Sistemazione a verde e percorsi della Piazza Alta

 

 

 

Fonti archivistiche e bibliografiche
Settore T.U.Q.E, Comune di Modena, prot. 3058/88-3274/89-50/883466/87.
R. Scatasta (a cura di), Tiziano Lugli architetto, Electa, Milano 2002.
G. Caruso, F. Fantoni, Gli ultimi trent’anni, in L. Montedoro (a cura di), La città razionalista. Modelli e frammenti. Urbanistica e architettura a Modena 1931-1965, RFM Edizioni, Modena 2004, pp. 293-301.
V. Bulgarelli, C. Mazzeri, La nuova città. Aspetti ambientali dello sviluppo urbano, in Id., La città e l’ambiente. Le trasformazioni ambientali e urbane a Modena nel Novecento, APM Edizioni, Carpi 2009, pp. 41-66.

Fonti immagini e fotografie
1-3. Foto: Claudio Fornaciari

 

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