Frigoriferi Generali SpA

via G. Soli, via F. Vandelli

1899

1905, 1907-1908

Giuseppe Mariani

1911

A. Benassati

1925

Lelio Delfini

 

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Figura 1 - Vista attuale del fronte nord dell’edificio. (Foto V. Bulgarelli)

 

Nel 1899 Cesare Adami, dopo avere acquisito un’ampia porzione di terreno nelle aree lottizzate a lato della nuova via Camurri, realizza il progetto non firmato di un edificio da adibire a residenza e a magazzino refrigerato. La struttura suddivisa in due corpi di fabbrica - il primo, di due piani prospiciente la via, il secondo, retrostante, di un solo piano adibito a magazzini - è caratterizzata da un linguaggio dei prospetti semplice e da una altana posta sulla sommità della copertura.
A questo primo nucleo seguono una serie di interventi di ampliamento. Nel 1901 è presentato il progetto per un nuovo magazzino da costruire al lato opposto di via G. Soli di fronte alla casa in costruzione. Si tratta di un edificio allungato, su due piani, con solaio poggiante su colonne e copertura sostenuta da capriate in legno e metallo. L’anno successivo è la volta di un ulteriore ampliamento composto di due parti: un nuovo magazzino posto parallelamente a quello precedente e di lunghezza analoga, ma sensibilmente più largo, e una torretta circolare descritta, nei documenti relativi alla concessione edilizia, come «edificio rustico ad uso pollaio». Quest’ultimo corpo di fabbrica presenta, coerentemente con il manifestarsi delle ultime forme di eclettismo anche in destinazioni d’uso, la forma di un fortilizio, enfatizzata da una merlatura sommitale, divenuta poi in corso d’opera un disegno mistilineo e dalla presenza di aperture a bifora.
Nel 1905, con progetto firmato dal geometra Giuseppe Mariani, è richiesto un ampliamento dell’abitazione e la realizzazione di un “piano caricatore” al livello rialzato con magazzino posto nel seminterrato. Altri interventi saranno progettati e realizzati nel 1907 e nel 1908, rispettivamente per un adattamento della casa del custode e per la realizzazione di una tettoia in metallo. Nel 1911 viene realizzato un nuovo corpo annesso
alla residenza per la casa del custode firmato, forse, dall’ingegnere A. Benassati, mentre nel 1925, su progetto del prof. arch. Lelio Delfini, un nuovo magazzino è costruito a completamento dei due precedenti e prospiciente via F. Vandelli.
L’edificio, per la particolarità della forma e del linguaggio architettonico, testimone di un periodo storico assai caratterizzato dal punto di vista stilistico, è tuttora conservato, sebbene in stato di degrado e risultante come un frammento all’interno di un’area sottoposta a importanti processi di trasformazione.

Figura 2 - Progetto del piano caricatore coperto e ampliamento della casa. (ASCMO, foto P.Pugnaghi)


Fonti archivistiche e bibliografiche

ASCMO, Ornato, 1899/2; 1901/21; 1902/7; 1905/26; 1907/23; 1908; 1911/14.2; 1925/224 e 247


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