Leo Arredamenti

via Emilia Ovest 952

1961, 1967, 1972

Vinicio Vecchi

L’edificio è destinato a uso officina, uffici, sala esposizione e abitazione civile, della ditta di produzione e vendita di cucine e arredamenti di Leo Maselli, per il quale Vecchi realizza nel 1954, un progetto per l’ampliamento di un fabbricato a uso laboratorio nel Villaggio Artigiano Modena Ovest. Il progetto, approvato nel 1967 e successivamente ampliato nel 1972, prende avvio all’inizio degli anni Sessanta.

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Figura 1 - Vista del fronte principale in una foto d’epoca. (Archivio privato Vivia Vecchi e Gianfranco Bertolotti)

Secondo una prassi compositiva ormai consolidata nella produzione dell’autore, in relazione alla progettazione di complessi destinati all’industria, l’edificio si compone di un corpo sviluppato in profondità del lotto, destinato alla produzione e di uno a due piani, aggettante rispetto al primo e ruotato di 90 gradi, a costituire la testata sul fronte su via Emilia ovest. Il piano terra di quest’ultimo corpo, destinato all’esposizione, è quasi interamente trasparente, con superfici vetrate che occupano interamente la luce tra un pilastro in cemento e l’altro. Sopra ciascuno di questi, fortemente sporgenti a sostenere la balconata superiore, travi binate mostrano, attraverso il disegno del dettaglio, uno dei motivi formali dell’edificio, caratterizzato da un aspetto “costruttivo”, visibile anche nel motivo grecato di una porzione di soletta, tanto del piano primo, quanto di copertura. Tale aspetto è ancora messo in evidenza, nell’accentuazione della figura dell’esagono, che disegna le finestre dei fronti longitudinali del corpo destinato alla produzione. Al centro del prospetto la finestra di forma esagonale allungata è tagliata dal nastro orizzontale della finestra in lunghezza. Lo stesso motivo geometrico si trova poi a ridosso della copertura, dove conforma i lucernari che sporgono di metà figura, oltre la linea di gronda. La soletta asseconda uno dei lati inclinati, risvoltando in uno sporto orizzontale interrotto, che non rigira sul lato obliquo opposto e caratterizza la copertura per la sequenza dei profili zigzaganti in cemento.
Dopo lo spostamento dell’attività, il complesso è oggi utilizzato da diverse attività commerciali e di servizi, a dimostrazione di come il sistema compositivo, consentisse una certa flessibilità d’uso.

Figura 2 - Prospetti di progetto, 1967. (BPMO, foto P. Pugnaghi)

Fonti archivistiche e bibliografiche

BPMO, Archivio Vinicio Vecchi, Stabilimenti industriali.
ASue Modena, prot. Gen 6639/1967.


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