Tipografia Fratelli Mucchi

via N. Fabrizi 9

1910

Pietro Carani, Luigi Parisi

Su progetto dell’architetto Pietro Carani e dell’ingegnere Luigi Parisi, i Fratelli Mucchi, Cesare e Riccardo, realizzano nel 1910 il nuovo stabilimento tipografico con annessa abitazione nel cuore della nuova espansione a est della città, oltre l’antica cinta muraria appena abbattuta. La Società Tipografica Editrice Modenese (STEM) – Antica Tipografia Soliani, si costituisce per iniziativa di Adeodato Mucchi che rileva da Luigi Gaddi la storica tipografia, fino al 1870 gestita dagli Eredi Soliani. Alla morte di Adeodato la società passa ai figli che, nel 1913, trasferiscono la sede di Piazza Garibaldi 2 nei nuovi e più ampi locali di viale Nicola Fabrizi 9.

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Figura 1 - Prospetto del lato ovest dell’edificio, 1910. (ASCMO, foto P. Pugnaghi)

 Il complesso è articolato in due parti: una palazzina per abitazioni, uffici e botteghe di quattro piani e una a un solo piano, nella quale trova spazio il laboratorio. A un primo progetto con ampie decorazioni floreali, ne segue un secondo che dietro indicazione della Commissione di Ornato viene semplificato nel partito decorativo con l’eliminazione dell’insegna e di alcuni elementi decorativi. Mentre la palazzina mantiene tuttavia un disegno piuttosto elaborato con una suddivisione tra piano basamentale – che prosegue l’altezza del laboratorio – e livelli superiori ottenuta con forme e materiali differenti (una fascia bugnata in cemento al piano terra e pareti in mattoni a vista a quelli superiori) caratterizzandosi come un volume dall’andamento verticale, il basso volume del laboratorio manifesta all’esterno il suo carattere di edificio funzionale evidenziando in prospetto il solo passo strutturale attraverso semplici paraste tra le quali sono poste
finestre con archi a tutto sesto e una semplice ghiera decorativa.
Attualmente l’edificio ospita la sede dell’Istituto Bancario Credem, per il quale lo studio Renzo Piano Building
Workshop cura il progetto di allestimento interno e immagine coordinata.

Figura 2 - Vista attuale dell’edificio oggi sede Credem. (Foto V. Bulgarelli)


Fonti archivistiche e bibliografiche

ASCMO, Ornato, 1910/173.


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