Mercato bestiame e palazzina uffici

Strada Nazionale del Canaletto Sud 100

1951

Mario Pucci con Ufficio LL.PP., Comune di Modena
Riferimento Mappa: 33

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1. Vista dell’edificio oggi con il portico chiuso dal volume vetrato

 

 

Inaugurato dal sindaco Alfeo Corassori nel 1951 e progettato dall’allora assessore ai Lavori Pubblici Mario Pucci, il mercato bestiame si presenta come una fondamentale infrastruttura necessaria allo sviluppo di un settore centrale per l’economia modenese dell’epoca. Oltre ad ampliare lo spazio destinato alle attività di contrattazione, suddivisione e ricovero dei capi, si aggiunge infatti una grande centrale di macellazione che favorisce la formazione di una serie di industrie, per la lavorazione dei residui di macellazione e per la produzione di farmaci ormonici.
Inserito nel Piano di ricostruzione del 1947, il progetto nelle intenzioni dei progettisti e degli amministratori assume una valenza di carattere provinciale e rappresenta il motore di tutte le trasformazioni urbanistiche dell’intera area di espansione nord della città, analogamente a quanto si intende fare, negli stessi anni, per la parte sud con la realizzazione della Centrale del latte. Da un punto di vista del linguaggio architettonico il mercato appare datato rispetto al dibattito dell’architettura dell’immediato secondo dopoguerra, mescolando forme pure del linguaggio razionalista con elementi più familiari come il rivestimento di mosaico in piastrelle di gres di colore bianco e nocciola.
Tuttavia esso si dimostra coerente con le esperienze condotte dal progettista in collaborazione con l’architetto milanese Piero Bottoni, uno dei principali esponenti del razionalismo italiano, e l’impianto che ne deriva assolve perfettamente alla complessità delle funzioni in esso presenti. Lo spazio aperto centrale, caratterizzato dalle pensiline in calcestruzzo armato e dalla torre piezometrica, è delimitato da due edifici disposti lungo le strade perpendicolari, Canaletto e del Mercato, quest’ultimo destinato a stalle e a servizi. Il primo, quello principale, realizzato dalla ditta Mucciardini cav. Amelio, si configura come un perfetto parallelepipedo dalla spiccata orizzontalità, di due piani fuori terra e uno interrato svuotato nella parte sud-ovest dal portico che permette il passaggio dei capi di bestiame. Il disegno del prospetto rispecchia la semplicità dell’organizzazione interna in cui si trovano i locali per la ristorazione, la sala a doppia altezza per le contrattazioni e gli uffici. A seguito del progetto realizzato a partire dal 2006 dall’Ufficio Tecnico del Settore Lavori Pubblici, l’edificio è stato riconvertito a sede del Laboratorio Città e ospita la sede della Biblioteca Canaletto della Circoscrizione 2 e di altre associazioni.

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2. Un’immagine degli anni cinquanta del portico retrostante il fabbricato servizi poi demolito

 

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3. Planimetria generale dell’intero complesso redatta nel 1947 dall’Ufficio Progetti Lavori Pubblici del Comune di Modena

 

 


Fonti archivistiche e bibliografiche
ASCMO, atti di amministrazione generale 1954 (collocazione filza 2201-2202, 32-33).
L. Montedoro (a cura di), La città razionalista. Modelli e frammenti. Urbanistica e architettura a Modena 1931-1965, RFM Edizoini, Modena 2004, p. 75 e pp. 190-194.
L. Fontana (a cura di), Il restauro della palazzina Pucci. Un nuovo centro servizi per il quartiere e la città, Settore LL.PP., Comune di Modena, Alinea Editrice, Firenze 2011.

Fonti immagini e fotografie
1. Foto: Vanni Bulgarelli
2. Immagine d’epoca, p. 343: BPMO, Fondo Benvenuto e William Bandieri.
3. Planimetria, p. 343: ASCMO, Lavori Pubblici, Nuovo Mercato Bestiame, fabbricato direzione e servizi, filza 2201, fasc. 1-10.

 

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