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Sede della Gioventù Italiana del Littorio

viale Umberto I (ora viale Medaglie d’Oro)
1938
Enrico del Debbio, Carlo Tinozzi
Riferimento Mappa: 27

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1. La sede della GIL da Viale Medaglie d’Oro

 

Nel 1936 la GIL affida il progetto della sua nuova sezione modenese a Enrico del Debbio, già noto tra l’altro per il Foro Mussolini, oggi Foro Italico, a Roma. Ad affiancarlo sarà l’ingegnere Carlo Tinozzi, presumibilmente incaricato di seguire il progetto in fase esecutiva. L’area prescelta corrisponde a un terreno già acquisito nel 1934 dall’Amministrazione Podestarile, nell’intento di conferire maggior rappresentatività al nuovo viale di accesso alla stazione delle Ferrovie provinciali.
L’edificio presentava un impianto a “L”, con ingresso sull’angolo. I corpi principali, lineari e variamente composti a individuare le diverse funzioni ospitate, corrispondono alla sezione femminile, a quella maschile e alla grande sala auditorium, unica a mostrare grandi aperture finestrate in facciata e collocata su un fronte secondario, l’odierna via Bellinzona. È significativo infatti che gli altri due prospetti, su viale Umberto I e su piazza Manzoni, presentino un numero di aperture assai ridotto, perlopiù al piano terra, interamente rivestito in candido marmo di Carrara, mentre i livelli superiori presentano un paramento laterizio a fasce orizzontali. L’imponente massa architettonica è accentuata da un alto podio. Gli accessi avvengono infatti tramite un’ampia e monumentale scalinata lungo viale Umberto I, interrotta da una torre interamente rivestita in marmo: essa rappresenta il fulcro di tutta la composizione e si pone come segnale urbano verticale all’interno di una composizione altrimenti caratterizzata da una tettonica orizzontalità. Dopo essere stato danneggiato durante il secondo conflitto mondiale, l’edificio è stato demolito completamente nei primi anni Sessanta per essere sostituito da un moderno complesso residenziale e terziario.

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2. Il volume della sala auditorium

 

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3. Vista del fronte principale in un’immagine d’epoca

 

 

 

Fonti archivistiche e bibliografiche
ASCMO, Ornato, a. 1937, fasc. 75.
ASCMO, AA., a. 1938, F. 1568/III7.
ASCMO, C. Montinari, Propaganda di marmo: gli edifici pubblici modenesi negli anni del fascismo, tesi di laurea, relatore Luciano Casali, Università degli studi di Bologna, Facoltà di Lettere e Filosofia, a.a. 2003/04.
L. Montedoro (a cura di), La città razionalista. Modelli e frammenti. Urbanistica e architettura a Modena 1931-1965, RFM Edizioni, Modena 2004, pp. 145-148.

Fonti immagini e fotografie
1. Immagine d’epoca: FPM, Fondo Bandieri, n. inv. 4571.
2, 3. Immagine d’epoca: Deputazione di Storia Patria, Archivio Fotografico.

 

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