Tetra Pak

via A. Delfini 1

1978-1979 (primo edificio)

1980-1986 (ampliamento stabilimenti)

1993-1994, 2000 (centro ricerca) Roberto Corradi (coordinamento), Franco Lipparini, Tiziano Lugli, Gian Battista Paltrinieri

Ruben Rausing presenta nel 1946 a Lund il modello di contenitore tetraedrico in cartone per liquidi. Nel 1952 viene consegnata la prima macchina da imballaggio alla centrale del latte della stessa città svedese. Il primo stabilimento italiano viene impiantato a Rubiera nel 1965, anche grazie alle origini carpigiane del rappresentante per l’Italia, Alfredo Severi, poi a lungo presidente di Tetra Pak Italia, che da tempo forniva centrali del latte, tra cui quella di Modena. Mentre si struttura il distretto emiliano del packaging, tra Bologna e Parma, nel 1980 viene costruita la prima parte dello stabilimento di via Delfini, per l’assemblaggio e il collaudo delle macchine di confezionamento, che nel 1995 diventa il centro europeo di Tetra Pak di ricerca, sviluppo e produzione dei prototipi.

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Figura 1 - Vista del corpo principale del complesso da via Emilia Ovest. (Foto L. Domenichini)

 L’edificio, progettato da Roberto Corradi, con Franco Lipparini e Tiziano Lugli, si presenta come un rigoroso e controllato gioco di volumi sovrapposti, caratterizzati singolarmente per la chiarezza formale, riconducibile alla figura del parallelepipedo. Il primo corpo su strada, a un solo piano sul cui fianco è riportato il logo dell’azienda, è destinato agli spazi mostra. Sul retro, un corpo sfalsato e distanziato rispetto al precedente, ospita le sale di montaggio delle macchine, l’officina e i magazzini. I due volumi sono collegati da un altro di minori dimensioni e di forma quadrata, bucata al centro da un cortile su cui affacciano gli uffici, sovrapposto ai primi in corrispondenza degli spigoli sul lato nord-est. Lo sfalsamento del corpo della sala mostra rispetto a quello produttivo determina il forte aggetto del sovrastante volume degli uffici, che diventa anche un corpo ponte, sotto il quale si accede allo spazio aperto di distribuzione tra i due corpi sottostanti.
I fronti sono caratterizzati dallo stesso rigore compositivo che interessa i volumi, visibile nell’alternanza di pareti cieche intonacate di bianco a finestre vetrate, di superficie e forma determinate in funzione degli spazi interni. Ampie superfici per gli uffici e la sala mostra, mentre tagli verticali caratterizzano il fronte ovest. I nuovi edifici, frutto di successivi ampliamenti attuati fino al 2000, sono realizzati su progetto dell’ingegnere Gian Battista Paltrinieri e occupano gli isolati a est del precedente. Nel 2004 lo studio ZPZ Partners progetta l’asilo aziendale.

Figura 2 - Pianta di progetto del corpo degli uffici con la corte centrale. (ASue Modena, foto P. Pugnaghi)


Fonti archivistiche e bibliografiche

ASue Modena, prot. 1173/1976, 1029/1976.
ASue Modena, prot. 80/1988, 528/1988.

L. Leander, Tetra Pak: la visione divenuta realtà: una storia aziendale diversa, Pully (Svizzera), Tetra Pak international, 1996.

 

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