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Casa dello Studente – GUF Manlio Pistoni

via Università 33

1935-1936

Corrado Corradini, Zeno Carani

 

Il progetto si configura come un intervento di riforma del preesistente albergo San Carlo situato in cortina su via Università, attraverso ampie demolizioni interne e una ridefinizione della facciata principale su strada, al fine di realizzare la nuova Casa dello Studente da dedicare alla memoria del sottotenente degli Arditi Manlio Pistoni morto in Albania nel 1920.

Disegno prospetto del fronte (Archivio Storico Comune di Modena - Foto P. Pugnaghi)

L’opera è ideata dall’architetto Corrado Corradini e dall’ingegnere Zeno Carani su richiesta dell’Opera Universitaria dell’Università di Modena. Confermando anche in quest’occasione la generale timidezza dei nuovi interventi realizzati nel centro storico in quegli anni, l’edificio affida alla ricomposizione del fronte la sua caratterizzazione moderna, attraverso l’allargamento delle aperture impaginate in maniera molto regolare, allineate con le tre vetrine e la porta di ingresso del piano terra. Il tutto configura un’accentuata orizzontalità e un’accentuazione dell’inflessione verso l’interno del piano di facciata, quasi a definire una superficie appesa. Il rapporto con l’edificato storico circostante è affidato al mantenimento della stessa linea di gronda e alla scelta dei materiali, indicati dalla Commissione di Ornato, da realizzare senza eccessivi contrasti rispetto a quelli degli edifici circostanti.

Disegno degli interni (Archivio Storico Comune di Modena - Foto P. Pugnaghi)

Dal carteggio intercorso si evince come, rispondendo alla richiesta del Comune relativa all’uso del travertino levigato per il piano terra e per il rivestimento delle cornici delle finestre, i progettisti propongono, in una seconda versione, la pietra di Trani levigata, certamente più economica. I piani superiori sono realizzati, come da indicazione della Commissione, in clinker color mattone con finestre in ferro. I locali del piano terra a diretto contatto con la strada sono destinati alle funzioni collettive e pubbliche. Sale del ristorante e bar, nella parte centrale i sistemi di distribuzione verticale e i vani tecnici, mentre negli spazi posti maggiormente in profondità nel lotto si trovano i locali di servizio, la cucina e la palestra. Il primo piano ospita gli uffici del GUF (Gruppi Universitari Fascisti) una sala riunione e la biblioteca affacciata su un cavedio impostato a partire dalla quota del primo piano. Al secondo piano, oltre a un’altra sala riunione si trovano le camere da letto.

Attualmente l’edificio, oggetto di importanti modifiche, è sede di istituto bancario.

 

Scheda a cura di Matteo Sintini.


Fonti archivistiche e bibliografiche

Archivio Storico Comune di Modena, Fondo Ornato 1935/302
L. Montedoro, a cura di, La città razionalista. Modelli e frammentiUrbanistica e architettura a Modena 1931-1965. RFM Edizioni, Modena 2004.